Sclerosi Multipla in Piemonte: Nuovi Percorsi per una Presa in Carico Integrata
Da Redazione
Gennaio 26, 2025

Il Convegno Regionale Evidenzia l’Importanza di PDTA Personalizzati e di una Riabilitazione Accessibile
Un convegno regionale dedicato alla sclerosi multipla (SM) e alle patologie correlate, tenutosi a Torino, ha posto l’accento sulla necessità di implementare percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) personalizzati e di rafforzare l’integrazione tra la presa in carico neurologica e i servizi di riabilitazione. L’obiettivo dichiarato è migliorare la qualità della vita delle circa 10.000 persone affette da SM in Piemonte. L’evento ha evidenziato l’urgenza di un approccio coordinato e multidisciplinare, con un ruolo chiave per l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM).
Il confronto fra esperti, rappresentanti istituzionali e referenti associativi ha sottolineato la necessità di colmare le lacune nell’integrazione dei percorsi di cura nelle diverse fasi della malattia e nell’accesso ai servizi riabilitativi. Il PDTA regionale, in fase di revisione, è stato identificato come uno strumento fondamentale per garantire il potenziamento della rete dei Centri clinici per la SM e una maggiore integrazione tra ospedale, territorio e servizi riabilitativi. Il rafforzamento dei modelli di riabilitazione, sia ambulatoriali che domiciliari, è una priorità per rispondere alle esigenze dei pazienti. Il convegno ha anche posto l’accento sulla partecipazione strutturata di AISM ai processi di co-programmazione e co-progettazione.
La situazione piemontese presenta peculiarità significative. La regione, con 10.000 persone affette da SM e 250 nuove diagnosi ogni anno, si trova a gestire una patologia complessa e in crescita. Circa 800 pazienti restano esclusi dalla presa in carico strutturata, evidenziando la necessità di migliorare l’accessibilità ai servizi. Nonostante un sistema sanitario ritenuto efficiente e una buona integrazione con i servizi sociali e residenziali, solo una minoranza di Centri SM adotta PDTA aziendali e il 42% dei pazienti segnala difficoltà nell’accesso alla riabilitazione. Questi dati sottolineano l’urgenza di potenziare l’offerta riabilitativa e integrarla nella rete sanitaria.
L’impatto economico della SM è considerevole, con costi sociali complessivi di circa 0,5 miliardi di euro all’anno. I costi, a carico dello Stato e della collettività, aumentano notevolmente all’aumentare della disabilità, con un sistema dei servizi che non riesce a rispondere in modo adeguato ai bisogni di chi ha una maggiore gravità, lasciando i caregiver familiari a sobbarcarsi gran parte delle spese. L’evento ha ricordato l’importanza del supporto istituzionale e della collaborazione per garantire diritti e opportunità alle persone affette da SM.
Il convegno ha messo in risalto il ruolo del PDTA regionale, la cui revisione deve essere accompagnata da un’implementazione pratica coinvolgendo tutti gli attori del sistema sanitario. Il piano regionale per la SM e le patologie correlate mira a strutturare una rete di servizi accessibili e sostenibili. La riabilitazione è stata presentata come parte integrante del percorso sanitario, con un modello che integri l’assistenza ambulatoriale e domiciliare. L’esperienza della regione Liguria è stata presentata come un esempio di buone pratiche replicabili in Piemonte. La collaborazione fra istituzioni, professionisti sanitari e associazioni è fondamentale non solo per attuare l’Agenda SM 2025, ma anche per avviare una visione strategica verso l’Agenda 2030. L’integrazione tra neurologia e riabilitazione è stata indicata come essenziale per migliorare la qualità di vita delle persone con SM, con un focus su modelli di governance condivisa e sostenibile per garantire diritti, autonomia e salute.
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