Tentativo di Evasione Sventato nel Carcere di Cuneo: Tensioni e Appelli alla Sicurezza
Da Redazione
Gennaio 26, 2025

Un Detenuto Intercettato Durante la Fuga, il Sindacato di Polizia Penitenziaria Sollecita Provvedimenti
La Casa Circondariale di Cuneo è stata teatro di un tentativo di evasione nella mattinata del 24 gennaio 2025. Un detenuto di nazionalità marocchina, durante l’ora d’aria nel cortile, è riuscito a superare il muro perimetrale, cercando di raggiungere la cinta esterna del carcere. L’azione è stata prontamente interrotta dagli agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria, come reso noto dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE). L’episodio riaccende il dibattito sulle condizioni di lavoro degli agenti e sulla sicurezza nelle carceri italiane.
Secondo quanto riferito dal SAPPE, il detenuto è stato intercettato mentre cercava di nascondersi per eludere il controllo e proseguire nel suo tentativo di fuga. Dopo il blocco, il soggetto è stato visitato dal medico in quanto sosteneva di aver riportato una lesione durante lo scavalcamento. Accertato il suo buono stato di salute, è stato denunciato all’autorità giudiziaria e ricondotto nel reparto detentivo. L’incidente mette in luce la costante tensione all’interno degli istituti penitenziari e le difficoltà nel garantire la sicurezza.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha colto l’occasione per rinnovare la richiesta di provvedimenti a tutela della Polizia Penitenziaria. La richiesta più urgente è quella di dotare gli agenti di strumenti di difesa, come il taser, per proteggersi dalla violenza di detenuti che, a suo dire, non mostrano rispetto per le regole e per il personale. Capece ha sottolineato come gli agenti siano esausti a causa dei ritmi di lavoro logoranti e delle continue aggressioni. Il sindacato ha inoltre espresso preoccupazione per la presenza di un numero elevato di detenuti con problemi psichiatrici, una situazione peggiorata dopo la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), che ha aumentato il numero di eventi critici all’interno delle carceri. La gestione di questi detenuti, secondo Capece, richiede un’attenzione immediata e una soluzione compiuta.
Il sindacato ha evidenziato una situazione che si ripete quotidianamente all’interno delle carceri italiane, per adulti e minori, dove incidenti e tensioni sembrano diventati la norma. La ripetizione di questi episodi pone una seria questione sulla sicurezza degli istituti e sulla necessità di trovare soluzioni concrete per migliorare le condizioni di lavoro degli agenti e la gestione dei detenuti, in particolare quelli con problemi psichiatrici. La richiesta di strumenti di difesa, insieme alla necessità di una diversa gestione dei detenuti con disturbi mentali, sono segnali di un disagio che necessita di risposte urgenti.
Comunicato stampa da Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE
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