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Candia Canavese diventa “Antenna Europa” nel segno del Lago e della memoria ambientale

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di Redazione

18/09/2025

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Il Lago di Candia e il suo parco naturale hanno accolto una nuova iniziativa destinata a rafforzare il legame tra i territori locali e le istituzioni europee. Nella giornata del 17 settembre il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e il Sindaco di Candia, Mario Carlo Mottino, hanno siglato l’accordo che inserisce il Comune nella rete delle “Antenne Europa”, punti informativi collegati al centro Europe Direct Torino.

L’accordo porta con sé un significato duplice: da un lato avvicinare i cittadini ai programmi e alle opportunità offerte dall’Unione Europea, dall’altro celebrare il trentennale del Parco provinciale del Lago di Candia, la prima area naturale di interesse provinciale istituita in Italia nel 1995.

Un presidio di informazione e partecipazione

La rete “L’Europa in Comune” nasce per offrire a giovani, studenti e realtà locali uno sportello concreto dove ottenere informazioni su tirocini, bandi e progetti europei. Candia, insieme ad Andezeno e ad altri Comuni che hanno aderito, diventa così un presidio di partecipazione, non solo simbolico ma operativo, con spazi dedicati e competenze messe a disposizione dal centro metropolitano.

“È un’occasione – ha ricordato Suppo – per far emergere la voce dei territori e inserirla nei processi decisionali europei”.

Trent’anni di tutela e identità collettiva

L’iniziativa si è svolta nella cornice del battello elettrico del Parco, un luogo che incarna tre decenni di lavoro condiviso tra Comune e Città metropolitana: ricerche scientifiche, interventi per contrastare l’eutrofizzazione, progetti educativi e attività di turismo ambientale hanno trasformato il lago in una risorsa culturale, ecologica e sportiva.

Il Sindaco Mottino ha sottolineato il valore identitario del lago: un richiamo turistico, una memoria legata alla pesca tradizionale e un simbolo sportivo, visto che qui le prime gare di canottaggio si disputarono già nel 1879.

Candia si conferma dunque custode di un patrimonio naturale e culturale, ma al tempo stesso laboratorio di cittadinanza europea.

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