Torino alla guida di un progetto europeo sulla storia delle costruzioni

Il Politecnico di Torino conquista un nuovo traguardo nella ricerca internazionale, coordinando per la prima volta una COST Action finanziata dal programma Horizon Europe. A guidare l’iniziativa è la ricercatrice del Dipartimento di Architettura e Design, Valentina Burgassi, nominata Chair del progetto EUROGLOSS con un punteggio di 47 su 50, risultato che testimonia l’alto valore scientifico e organizzativo della proposta.

Un glossario tecnico multilingue per l’Europa del XVII e XVIII secolo

L’obiettivo di EUROGLOSS è ambizioso: creare un glossario digitale multilingue dei termini tecnici usati nei cantieri delle residenze di corte tra Seicento e Settecento, valorizzando documenti storici, disegni e registri di artigiani, ingegneri e maestranze. La piattaforma, sviluppata con l’ausilio di strumenti di intelligenza artificiale, consentirà di centralizzare e rendere accessibili fonti frammentate, offrendo un nuovo strumento di consultazione a livello internazionale.

Il progetto si caratterizza per un approccio interdisciplinare che coinvolge oltre venti studiosi di storia dell’architettura, informatica, scienze archivistiche, linguistica e digital humanities provenienti da tutta Europa. A coordinare le attività, insieme a Burgassi, ci sarà Alberto Cannavò del Dipartimento di Automatica e Informatica.

Impatto sociale e ambientale

EUROGLOSS non è solo un progetto di ricerca: la digitalizzazione delle fonti ridurrà viaggi e spostamenti per consultazioni d’archivio, abbattendo così emissioni e costi. Al tempo stesso, la rete si aprirà a giovani ricercatori provenienti anche da paesi meno rappresentati, con particolare attenzione all’equilibrio di genere – già oggi oltre la metà dei partecipanti sono donne.

Sono previsti workshop, conferenze, corsi di formazione e borse di mobilità per studenti e dottorandi, mentre i risultati confluiranno in articoli scientifici e in una pubblicazione di ampio respiro. “EUROGLOSS nasce per rendere il sapere tecnico del passato più accessibile e condivisibile, attraverso lingue e discipline diverse”, ha commentato Burgassi, evidenziando la portata culturale di un’iniziativa che unisce memoria storica e innovazione digitale.