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San Salvario, Aiuola Ginzburg: tra Degrado Persistente e Appelli dei Residenti

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di Redazione

28/07/2025

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I residenti denunciano spaccio e abbandono, sollecitando soluzioni strutturali dopo anni di segnalazioni inascoltate

La condizione dell'aiuola Natalia Ginzburg, nota anche con la sua precedente denominazione di piazza Donatello, continua a essere al centro delle preoccupazioni dei residenti del quartiere San Salvario. Un'area verde, situata in un contesto residenziale denso e vitale, è da tempo oggetto di una lenta ma costante trasformazione in un fulcro di insicurezza e abbandono, compromettendone la fruibilità pubblica. Secondo le testimonianze di chi vive nella zona, l'area verde si è configurata come un punto di riferimento per lo spaccio di sostanze stupefacenti. A questa attività si affianca la presenza stanziale di persone senza fissa dimora, che utilizzano lo spazio come bivacco. Questa compresenza genera frequenti episodi di disturbo della quiete pubblica, quali schiamazzi notturni e alterchi, spesso riconducibili a un manifesto abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti. La percezione di insicurezza tra chi abita e opera nella zona è di conseguenza aumentata. Al disagio sociale si sovrappone un evidente stato di degrado fisico. L'aiuola è soggetta a un accumulo continuo di materiali eterogenei: giacigli di fortuna, carrelli della spesa, imballaggi e oggetti personali abbandonati trasformano di fatto lo spazio pubblico in un deposito a cielo aperto. Questa condizione di incuria non solo pregiudica l'aspetto del luogo, ma solleva interrogativi concreti in materia di igiene e sanità pubblica. L'attuale stato dell'area ha un impatto diretto sulla vita del quartiere. La fruizione dello spazio da parte delle famiglie, dei frequentatori della vicina Chiesa del Sacro Cuore di Maria e della Casa del Quartiere risulta di fatto inibita. Anche la clientela dei numerosi esercizi commerciali e di ristorazione della zona percepisce un contesto di decadimento, in netto contrasto con la vitalità e l'impegno sociale che storicamente caratterizzano San Salvario. La frustrazione dei residenti è amplificata dalla cronicità del problema. Le segnalazioni si protraggono da almeno un quinquennio, concretizzandosi in raccolte firme e ripetuti appelli alle autorità competenti. Nonostante alcuni interventi sporadici delle Forze dell'Ordine, non è mai stata attuata una soluzione strutturale e definitiva. Un comitato di quartiere attivo ha inoltre tentato di promuovere la riappropriazione dello spazio attraverso iniziative civiche, uno sforzo che si scontra quotidianamente con la realtà dei fatti. I cittadini continuano a documentare lo stato dei luoghi, con l'auspicio che una rinnovata attenzione mediatica possa indurre le istituzioni a intervenire con la risolutezza e la tempestività che la situazione sembra richiedere. La richiesta non è più quella di un intervento palliativo, ma di un piano organico che restituisca decoro e sicurezza a un'area considerata fondamentale per la coesione sociale del quartiere. Lettera di cittadino ricevuta in redazione il 27 luglio 2025
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