Loading...

Torino365 Logo Torino365

Rolling Truck a Moncalieri: due giorni di cucina su ruote con Slow Good Fest

Redazione Avatar

di Redazione

07/10/2025

TITOLO

Quando il cibo di strada smette di essere un semplice pasto veloce e diventa racconto di territori, tecniche e memorie familiari, l’atmosfera cambia: profuma di griglie accese, pane appena sfornato, verdure marinate e salse preparate con pazienza. L’11 e il 12 ottobre il PalaExpo di Moncalieri ospita Rolling Truck, in collaborazione con Slow Good Fest, per una rassegna che riunisce alcuni tra i più solidi street chef in circolazione, custodi di ricette regionali e interpreti di una cucina contemporanea che chiede qualità prima di tutto.

La mappa dei sapori: regionali, inclusivi, ben curati

Il percorso gastronomico si snoda tra specialità che compongono una vera cartografia del gusto. Si passa dalla schiacciata farcita, fragrante e generosa, agli arrosticini abruzzesi preparati alla brace come tradizione impone; si vira verso le eccellenze siciliane — arancine ben bilanciate, panelle dorate, caponata lucida — e si approda al rosti di patate dal cuore morbido e dalla crosta ben caramellata. In mezzo, una tavolozza di proposte pensate per chi cerca alternative: opzioni vegetariane, vegane e senza glutine vengono trattate con la stessa cura degli evergreen carnivori, senza scorciatoie né compromessi.

Food truck come botteghe itineranti

Rolling Truck mette in primo piano l’identità di ciascun truck: cucine mobili, sì, ma con la mentalità della bottega di quartiere. Ogni menu nasce da materie prime selezionate, filiere chiare e un’idea di sostenibilità che riguarda tanto il prodotto quanto il servizio. Dietro un cartoccio ben fatto ci sono tempi di cottura rispettati, olî cambiati con rigore, temperature misurate, pane e impasti che reggono il ripieno senza cedere; dettagli apparentemente minimi, decisivi per portare in strada un risultato all’altezza della tavola di casa.

L’evento dialoga con lo spirito di Slow Good Fest, ricordando che la cucina popolare può essere contemporanea senza perdere autenticità: si impara dalla tradizione, si alleggeriscono le cotture, si calibrano le salse, si scelgono tagli e ingredienti che raccontano i luoghi. Il PalaExpo diventa così un mercato-ristorante a cielo coperto, dove chi arriva presto assaggia, chi resta si ferma a parlare con gli chef, e chi torna il giorno dopo lo fa per provare il piatto che gli è rimasto in testa.

Redazione

Redazione