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Pralormo onora don Rodolfo Piglione a 80 anni dalla Liberazione

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di Redazione

20/09/2025

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Una cerimonia per ricordare il cappellano della Beata Vergine della Spina

Domenica 21 settembre Pralormo vivrà un momento di intensa memoria collettiva dedicato a don Rodolfo Piglione, il giovane cappellano che nel 1944 scelse di mettere a rischio la propria vita per salvare quella dei concittadini. La commemorazione si terrà al Santuario della Beata Vergine della Spina con una messa presieduta dal vescovo di Asti, monsignor Marco Prastaro, seguita dallo scoprimento di una targa in onore del sacerdote.

Saranno presenti, tra gli altri, il sindaco di Corsione, paese natale di don Piglione, e l’ex sindaco di Pralormo Mario Moschietto, che trent’anni fa conferì al sacerdote la cittadinanza onoraria. A guidare l’iniziativa la sindaca di Pralormo, Emma Burzio, che ha voluto sottolineare come il suo gesto eroico resti un punto fermo della storia del paese.

Il sacrificio durante i giorni della rappresaglia nazista

Il 21 settembre 1944 una formazione partigiana intercettò un’auto con ufficiali nazisti nei pressi della cascina Scarrone: ne seguì un conflitto a fuoco con la morte di due soldati tedeschi e il ferimento di altri due. La reazione fu immediata: oltre sessanta abitanti di Pralormo vennero presi in ostaggio, ventuno dei quali destinati al campo di concentramento di Torino.

Fu allora che la popolazione si rivolse a don Piglione, cappellano appena ventinovenne. Con coraggio si fece mediatore con i militari tedeschi e arrivò a offrire la propria vita in cambio della liberazione degli ostaggi. La sua tenacia ottenne un risultato insperato: prima furono rilasciate le donne e poi gli uomini, salvando così decine di vite.

Il suo nome rimase legato per sempre alla memoria del paese, che ancora oggi lo riconosce come figura simbolo di altruismo e fede. La cerimonia, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, rappresenta un’occasione per riaffermare il valore di chi seppe anteporre la comunità a se stesso in uno dei momenti più oscuri della storia.

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