“L’Ordine incontra i giovani medici”: un ponte tra università e professione
di Redazione
28/10/2025
Comprendere la complessità della relazione medico-paziente, comunicare in modo empatico un esito negativo, conoscere i limiti della comunicazione pubblicitaria sanitaria. Sono temi che difficilmente trovano spazio nei percorsi accademici, ma che rappresentano la quotidianità della pratica medica. Da questa consapevolezza nasce il progetto “L’Ordine incontra i giovani medici”, frutto della collaborazione tra l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Torino (OMCeO), il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e la Scuola di Medicina dell’Università di Torino.
Seminari per accompagnare i giovani nel passaggio alla professione
Il ciclo di incontri, articolato in quattro seminari, affronta gli aspetti più delicati del mestiere: dal consenso informato all’attività certificativa e prescrittiva, dall’organizzazione delle cure territoriali al codice deontologico. L’iniziativa, sostenuta dal presidente del corso di laurea Paolo Leombruni e dalla direttrice della Scuola di Medicina Paola Cassoni, mira a favorire un dialogo diretto tra studenti e professionisti, creando un ponte tra la formazione universitaria e l’esercizio concreto della professione.
Come sottolinea Leombruni, “questi incontri vogliono far comprendere cosa significhi davvero diventare medici oggi, tra responsabilità, etica e relazioni umane”.
L’Ordine come casa dei nuovi medici
Per l’Ordine, rappresentato da Guido Giustetto e dal consigliere Francesco Cuniberti, il progetto è un modo per accogliere i futuri medici e accompagnarli nei primi passi della carriera. “L’Ordine rappresenta la casa della professione – osserva Cuniberti – e può offrire ai giovani strumenti utili per affrontare il lavoro con consapevolezza e serenità”.
Il primo seminario, dedicato al tema del consenso informato, ha registrato la partecipazione di oltre 160 studenti del sesto anno, confermando l’interesse per una formazione che non si limiti al sapere tecnico ma valorizzi la dimensione umana del curare.
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