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Verruca al piede: come riconoscerla davvero, senza dubbi e senza falsi allarmi

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di Redazione

26/11/2025

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Capita a molti, spesso dopo una doccia pubblica, una giornata in piscina o l’uso abituale di scarpe sportive chiuse, di accorgersi che sulla pianta del piede o sul bordo delle dita è comparsa una piccola formazione cutanea. Non è raro pensare a un callo o a un semplice ispessimento della pelle, e in parte è comprensibile, perché la verruca plantare a volte può imitare altre lesioni innocue, confondendo anche gli occhi meno esperti. Riconoscerla in modo corretto è utile per non trascurarla e per intervenire nel modo più adatto.

Come si presenta una verruca al piede

Le verruche plantari sono lesioni causate da ceppi del papilloma virus umano (HPV) che penetrano attraverso piccole fessurazioni della pelle. Si manifestano soprattutto nei punti del piede dove la pressione è maggiore, come tallone, avampiede e zona sotto le dita, assumendo un aspetto spesso diverso dalle verruche che compaiono su mani e altre parti del corpo.

A differenza dei calli, che tendono ad avere una superficie più uniforme e liscia e seguono la direzione della pressione, una verruca plantare presenta una superficie disomogenea e un aspetto granulare, punteggiato spesso da piccoli puntini scuri interni. Non sono veri e propri “semi”, come qualcuno crede, ma micro capillari sanguigni coagulati, un segno caratteristico che aiuta molto nel riconoscimento.

I segnali che aiutano a distinguerla da un callo

Per capire come riconoscere una verruca al piede, può essere utile considerare alcuni indizi pratici:

• Dolore alla compressione laterale

La verruca tende a far male quando si stringe la pelle ai lati, mentre un callo fa male soprattutto quando viene premuto dall’alto. Questo comportamento dipende dalla profondità dell’infezione virale nella pelle.

• Interruzione delle linee cutanee

La pelle del piede è attraversata da solchi naturali, simili a impronte digitali. Nel callo, questi solchi proseguono sopra la superficie ispessita, mentre nella verruca sono interrotti o deformati, come se la lesione li cancellasse.

• Aspetto irregolare e bordi ispessiti

L’area infetta assume spesso un contorno non perfettamente definito, con pelle ruvida attorno e centro più morbido.

• Sensazione di corpo estraneo

Chi ne soffre descrive la percezione di camminare su un sassolino invisibile, soprattutto quando la verruca è profonda.

Le situazioni tipiche in cui può svilupparsi

Il virus che causa le verruche si diffonde facilmente in ambienti caldi e umidi dove la pelle è più esposta. È più probabile che compaia quando si frequentano:

  • piscine, docce comuni, palestre;

  • spogliatoi di impianti sportivi;

  • superfici di pavimenti bagnati percorsi scalzi.

Chi indossa scarpe chiuse per molte ore (sportivi, lavoratori in piedi) o ha una sudorazione intensa dei piedi può esserne maggiormente soggetto. Piccole abrasioni o tagli facilitano l’ingresso del virus, anche quando non ce ne accorgiamo.

Tipologie di verruche plantari

Non tutte le verruche al piede hanno lo stesso comportamento:

Verruca singola

Una sola lesione, spesso dolorosa e ben delimitata, che può penetrare in profondità nel derma e rendere difficile il camminare.

Verruche a mosaico

Sono più piccole, numerose e ravvicinate, come se formassero un tappeto irregolare. Spesso sono meno dolorose, ma più resistenti ai trattamenti.

Verruca periungueale

Rara al piede, compare vicino alle unghie e tende a deformarle se trascurata.

Riconoscere la tipologia può aiutare a comprendere meglio l’evoluzione e scegliere l’intervento più adeguato.

Quando preoccuparsi e smettere di “aspettare che passi”

È vero che alcune verruche possono regredire spontaneamente nel tempo, quando il sistema immunitario decide di combatterle con efficacia, ma questo non accade sempre. E aspettare troppo può peggiorare la situazione.

Richiedono una valutazione professionale:

  • lesioni che crescono rapidamente;

  • dolore intenso durante la camminata;

  • presenza di sangue o cambiamento evidente dell’aspetto;

  • moltiplicazione in più punti del piede;

  • mancata risposta a trattamenti iniziali.

Nei soggetti con diabete, disturbi della circolazione o patologie che compromettono il sistema immunitario, anche una piccola lesione merita attenzione immediata.

Errori comuni che peggiorano il problema

Riconoscere una verruca al piede significa anche evitare comportamenti dannosi:

  • non tagliare la pelle ispessita con forbici o rasoi improvvisati (rischio di infezione o diffusione);

  • non limare eccessivamente fino a sanguinare;

  • non condividere asciugamani, lime, tronchesi, raspe;

  • non camminare scalzi su superfici a rischio quando è presente una lesione.

Proteggere la zona con un cerotto impermeabile è già un primo gesto sensato per limitare la diffusione.

L’importanza di riconoscerla subito

Una diagnosi tempestiva permette di evitare trattamenti lunghi o dolorosi e di impedire la comparsa di nuove lesioni. Ogni settimana di ritardo può aumentare la profondità e la resistenza della verruca, rendendo più complesso intervenire. Capire come riconoscere una verruca al piede è perciò un gesto di cura verso il proprio benessere quotidiano, soprattutto per chi pratica sport o lavora molte ore in movimento.

Quando il piede fa male, cambia il modo di appoggiare, ne risente la postura, si caricano in modo sbilanciato ginocchia e schiena. Una piccola verruca può diventare un grande fastidio: vale la pena ascoltarla prima che disturbi altre parti del corpo.

Come osservare bene la pelle del piede a casa

Un controllo utile può essere fatto dopo la doccia, quando la pelle è più morbida:

  • asciuga bene e osserva sotto luce intensa;

  • controlla la zona plantare e i bordi di dita e tallone;

  • usa una lente se necessario e cerca i caratteristici puntini scuri;

  • premila ai lati per capire se compare il dolore tipico.

Chi tende a ignorare i piedi, coperti da calze e scarpe per tutto il giorno, spesso scopre una verruca quando è già cresciuta. Bastano pochi secondi per un controllo regolare.

Un gesto di prevenzione che vale per tutti

Ridurre il rischio è più semplice di quanto sembri:

  • usa sempre ciabatte in spazi pubblici;

  • asciuga bene la pelle tra le dita dopo il bagno;

  • cambia spesso calze e scarpe umide;

  • scegli calzature traspiranti;

  • non condividere strumenti di pedicure.

La prevenzione parte da abitudini quotidiane, spesso trascurate perché considerate dettagli. Ma un dettaglio oggi evita un problema domani.

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