UniTo rinnova il suo impegno contro la violenza di genere: iniziative, servizi e una rete che cresce
di Redazione
24/11/2025
Martedì 25 novembre, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Università di Torino porta al centro del dibattito accademico e pubblico un tema che, più di altri, attraversa in profondità la società e le sue strutture. L’Ateneo sceglie di farlo non con un gesto simbolico isolato, ma attraverso un insieme articolato di attività, ricerca, formazione e servizi, costruiti negli anni con continuità e oggi rafforzati da nuovi strumenti e collaborazioni.
Lezioni dedicate, campagne internazionali e un convegno che fa il punto sul contrasto alla violenza maschile
Per tutto il mese di novembre, docenti e ricercatori hanno inserito all’interno delle proprie lezioni riflessioni e analisi sulla violenza di genere, esplorata attraverso linguaggi e discipline differenti. Il risultato è un mosaico di 123 incontri che spaziano dalla rappresentazione del genere nei manga alla misoginia digitale, dall’analisi storica della violenza nei conflitti al contributo del diritto di famiglia nella tutela delle vittime, fino ai movimenti femministi palestinesi e ai temi legati alla letteratura dell’infanzia.
L’Università aderisce anche alla campagna internazionale Orange the World / UNiTE, che quest’anno concentra l’attenzione sulla violenza digitale contro donne e ragazze. La sede del Dipartimento di Chimica, illuminata di arancione, diventa così il simbolo di una mobilitazione che attraversa istituzioni, continenti e comunità.
Nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale, venerdì 28 novembre, si svolgerà un convegno dal titolo “La Convenzione di Istanbul e il contrasto alla violenza maschile contro le donne in Italia: a che punto siamo?”, con la partecipazione dei Comitati Unici di Garanzia dei tre atenei piemontesi e del CIRSDe.
L’incontro offrirà una lettura aggiornata della situazione, a partire dal rapporto ombra GREVIO 2024, e darà voce ai servizi universitari che quotidianamente operano per la prevenzione e il contrasto della violenza.
Sportelli antiviolenza, figure di garanzia e un percorso formativo che apre nuove prospettive
UniTo è stato il primo ateneo italiano ad attivare quattro sportelli antiviolenza, dislocati tra Campus Einaudi, Palazzo Nuovo, Scuola di Management ed Economia e Campus di Agraria e Veterinaria.
Grazie alla collaborazione con i Centri Antiviolenza E.M.M.A. Onlus e con Telefono Rosa Piemonte, gli sportelli offrono ascolto, accompagnamento e orientamento a tutte le donne della comunità universitaria: studentesse, ricercatrici, docenti, personale tecnico-amministrativo e lavoratrici esternalizzate.
Accanto a questi servizi operano la Consigliera di Fiducia e lo Spazio di Ascolto, gestito dal Dipartimento di Psicologia, che garantisce consulenze psicologiche nel rispetto della riservatezza e dei principi professionali.
A questo percorso si aggiunge l’insegnamento “La violenza maschile contro le donne: dal riconoscimento alla risposta operativa”, nato dalla collaborazione con Telefono Rosa e giunto alla terza edizione. Un corso aperto agli studenti dell’Ateneo, pensato per offrire strumenti concreti e interdisciplinari a chi, domani, lavorerà in ambiti che richiedono competenze specifiche sulla prevenzione e il riconoscimento della violenza.
L’impegno dell’Università si riflette anche nella progettazione partecipata: l’edizione 2024 del Bilancio Partecipativo ha destinato 230 mila euro a iniziative dedicate alla lotta contro abusi, molestie e discriminazioni. Risorse che finanziano la formazione diffusa, l’ampliamento degli sportelli, l’introduzione dei Referenti di Prossimità e lo sviluppo della piattaforma digitale “Fairly”, pensata per promuovere un linguaggio inclusivo.
Tra i progetti più recenti, merita attenzione il SAFE SPACE UniTo, finanziato dal Bilancio Partecipativo 2023 e dedicato alle persone LGBTQ+ che studiano o lavorano nell’Ateneo. Uno spazio di supporto, ascolto e formazione, pensato per contrastare omotransfobia e discriminazioni, in linea con le iniziative promosse in occasione del Transgender Day of Remembrance del 20 novembre.
In un contesto in cui la cultura della prevenzione richiede continuità e responsabilità, UniTo presenta un modello di intervento che unisce ricerca, servizi e sensibilizzazione, dando forma a una comunità accademica attenta, plurale e capace di costruire cambiamento.
Articolo Precedente
AI MATCH TORINO 2026, un nuovo percorso per accompagnare le imprese nell’adozione dell’intelligenza artificiale
Articolo Successivo
PASFA celebra 110 anni e i 25 anni dell’ingresso delle donne nelle Forze Armate
Redazione