Un atlante genetico mondiale per la melanzana: la ricerca che ridefinisce la storia e il futuro della specie
di Redazione
17/11/2025
La pubblicazione su Nature Communications di uno studio dedicato al pan-genoma e al pan-fenoma della melanzana segna un punto di svolta nel campo della genomica agraria. Il lavoro, frutto di una collaborazione internazionale che riunisce 24 ricercatori di sette Paesi, propone per la prima volta una mappa completa dei geni e dei tratti agronomici della specie Solanum melongena, aprendo prospettive inedite per il miglioramento varietale e per la comprensione del lungo processo di domesticazione.
Un patrimonio genetico globale per ricostruire la storia della specie
La ricerca prende le mosse da una collezione straordinariamente ampia, oltre 3.400 accessioni che comprendono varietà coltivate e progenitori selvatici. Un archivio vivente che ha permesso non soltanto di individuare le principali tappe della domesticazione in India e nel Sud-Est asiatico, ma anche di seguire la diffusione della specie lungo le antiche rotte commerciali che collegavano mondi lontani, dal Medio Oriente all’Estremo Oriente fino al bacino mediterraneo.
Dai dati emerge una coevoluzione complessa tra selezione naturale, intervento umano e adattamento ambientale. Le varietà asiatiche, ad esempio, conservano ancora tratti dei progenitori selvatici – bucce non violacee, foglie spinose – caratteristiche che, procedendo verso Ovest, sono state progressivamente attenuate attraverso una selezione orientata a frutti più uniformi e piante meno aggressive.
Un lavoro che intreccia genomica, fenotipi e prove in campo
Per ottenere un quadro rappresentativo dell’intera diversità della melanzana, gli studiosi hanno selezionato 368 campioni, inclusi Solanum incanum e Solanum insanum. Le sequenze genomiche sono state integrate con l’analisi di 218 tratti fenotipici – dalla resistenza a patogeni e stress idrici alla composizione metabolica dei frutti – osservati in tre diversi Paesi mediterranei.
Le analisi bioinformatiche hanno permesso di definire un “core genome” composto da circa 16.300 famiglie geniche, comune a tutte le accessioni, e oltre 4.000 famiglie “dispensabili”, responsabili di specifiche caratteristiche presenti solo in alcune varietà. Un mosaico complesso che ha condotto all’identificazione di più di 3.000 associazioni tra regioni genomiche e caratteri agronomici, incluse mutazioni legate allo sviluppo delle spine, alla resistenza al Fusarium oxysporum e all’accumulo di acidi isoclorogenici, antiossidanti particolarmente rilevanti dal punto di vista nutrizionale.
Questo patrimonio di informazioni, reso interamente accessibile alla comunità scientifica, costituisce ora una piattaforma di riferimento destinata a guidare la selezione assistita da genoma e le future strategie di breeding orientate a varietà più produttive, resilienti e sostenibili.
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