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Torino valuta il rilancio della Piscina Sempione con un progetto di partenariato

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di Redazione

18/09/2025

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L’amministrazione comunale di Torino ha ricevuto una proposta di fattibilità che potrebbe cambiare il volto della storica Piscina Sempione di via Gottardo. La società Supera ha infatti presentato un piano per avviare un partenariato pubblico-privato finalizzato a trasformare la struttura in un centro sportivo polifunzionale, con spazi dedicati al nuoto e ad altre discipline, da gestire direttamente in un’ottica economica e funzionale.

Un percorso tecnico-amministrativo in avvio

Il progetto, ora al vaglio degli uffici competenti secondo il codice degli appalti pubblici, dovrà essere analizzato sotto il profilo della fattibilità e della convenienza. Solo in caso di valutazione positiva, la giunta comunale potrà avviare l’iter per la definizione dell’accordo di partenariato, aprendo la strada a una riqualificazione che mira a restituire valore a un immobile in stato di degrado da anni.

Il sindaco Stefano Lo Russo ha sottolineato il significato sociale dell’intervento, evidenziando come il recupero di spazi sportivi abbandonati rappresenti anche un presidio di comunità e sicurezza urbana. “Attraverso il rilancio di luoghi come la Piscina Sempione – ha dichiarato – vogliamo rafforzare la coesione nei quartieri e offrire nuove opportunità di crescita e aggregazione”.

Lo sport come investimento sulla comunità

L’assessore allo Sport Domenico Carretta ha espresso soddisfazione per l’arrivo della proposta, che a suo avviso rispetta l’identità originaria dell’impianto e consente di immaginare una rinascita dell’area. Il piano si inserisce in una strategia più ampia di rilancio degli spazi sportivi cittadini, con l’obiettivo di generare benefici concreti per famiglie e giovani.

La realizzazione del nuovo centro sportivo non riguarderebbe soltanto l’offerta di attività fisica, ma anche la capacità di attrarre persone e di rigenerare un tessuto urbano che necessita di nuova vitalità. Una scommessa che, se approvata, potrebbe diventare un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato.

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