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Torino sostiene l’Onu e la pace globale

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di Redazione

23/09/2025

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La Sala Rossa ha dato il via libera a una mozione che guarda oltre i confini cittadini, nel segno di una partecipazione attiva al percorso di rafforzamento e democratizzazione delle Nazioni Unite, che nel 2025 compiranno ottant’anni dalla loro fondazione. L’iniziativa, promossa dalla consigliera Ivana Garione (Moderati), invita Torino a inserirsi in una rete di impegno civile e istituzionale che unisce amministrazioni locali e movimenti per la pace.

Un anniversario simbolico

La mozione propone innanzitutto di aderire alla campagna internazionale che culminerà nell’assemblea dell’Onu dei popoli, prevista dal 6 al 12 ottobre, e nella tradizionale marcia Perugia-Assisi del 12 ottobre, quest’anno intitolata “Imagine All The People”. Si tratta di appuntamenti che mirano a dare voce alla società civile, offrendo un contrappunto al dibattito ufficiale che si svolge ogni anno nella sede dell’Onu a New York.

Accogliere uno dei rappresentanti dei popoli che prenderanno parte all’assemblea è un altro tassello importante della mozione, perché permette a Torino di farsi crocevia di esperienze e testimonianze che provengono da contesti geopolitici e culturali differenti, spesso segnati da conflitti e violazioni dei diritti.

Un impegno duraturo

L’atto approvato dal Consiglio comunale non si limita però a un’adesione simbolica. La mozione prevede anche la collaborazione con il programma 2024-2026 del Coordinamento Nazionale degli Enti locali per la pace e i diritti umani, con la possibilità di valutare l’ingresso formale di Torino all’interno della rete, attiva dal 1986. Si tratta di un organismo che raccoglie comuni, province e regioni impegnati a costruire politiche di pace dal basso, promuovendo cooperazione internazionale, educazione ai diritti e solidarietà.

L’adesione di Torino si inserirebbe quindi in una tradizione italiana di municipalità che scelgono di non rimanere spettatrici di fronte a crisi globali, ma di assumersi un ruolo di responsabilità nell’educazione civica e nella costruzione di legami con i popoli del mondo.

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