Torino rilancia l’impegno sull’affidamento familiare: approvata in Consiglio la mozione per una campagna straordinaria
di Redazione
26/11/2025
Nel pomeriggio il Consiglio Comunale di Torino ha approvato una mozione, presentata dal consigliere Pierino Crema, che riporta al centro del dibattito pubblico il tema dell’affidamento familiare, proponendo un piano organico di interventi per rafforzarne la conoscenza e il sostegno economico. Un passaggio politico tutt’altro che formale, che rimette in evidenza una tradizione cittadina lunga quasi cinquant’anni e che ha fatto di Torino una realtà pioniera in questo ambito.
Una rete più ampia per informare, coinvolgere e sostenere le famiglie affidatarie
La mozione impegna Sindaco e Giunta ad avviare una campagna straordinaria di informazione e sensibilizzazione, da realizzare con il contributo di scuole, enti pubblici, terzo settore e realtà civiche, creando così una rete capace di raggiungere contesti diversi e interlocutori spesso distanti dai servizi sociali. Il coinvolgimento della Città metropolitana, incluso nel testo approvato, segnala l’intenzione di superare confini amministrativi per dare al tema una visibilità più estesa, proporzionata alla complessità delle situazioni che riguardano bambini e adolescenti privi temporaneamente del sostegno della propria famiglia.
Parallelamente, il Consiglio chiede alla Giunta di recuperare le risorse necessarie per adeguare le quote destinate alle famiglie affidatarie, un adeguamento ritenuto ormai urgente alla luce dell’aumento del costo della vita e dell’impegno concreto richiesto a chi sceglie di farsi carico dell’accoglienza.
Risorse, strutture e competenze: le richieste della città alla Regione Piemonte
Una parte rilevante del documento riguarda la necessità di un dialogo più stretto con la Regione Piemonte. Il Consiglio invita infatti l’amministrazione torinese a farsi promotrice di un confronto per assicurare allo schema regionale di welfare risorse adeguate, ricordando che l’affidamento familiare è un intervento complesso che richiede competenze tecniche, équipe specializzate e la piena operatività dei Centri per l’Affidamento. La mozione sottolinea anche l’importanza di garantire sostegno ai cosiddetti affidi intra-familiari, spesso decisivi per evitare percorsi più traumatici ai minori.
Nella premessa del testo viene richiamato un elemento identitario della storia cittadina: Torino fu la prima città in Italia ad attivare un servizio di affidamento familiare, nel 1976, anticipando di anni la successiva legge nazionale. Un primato che oggi la città intende riaffermare non con una celebrazione, ma con un impegno concreto verso un sistema che resta essenziale per tutelare bambini e ragazzi in situazioni di fragilità.
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