Torino, nuovi strumenti per una partecipazione più autentica

Migliorare la qualità delle decisioni pubbliche non è solo una questione di efficienza amministrativa, ma anche di fiducia collettiva. A Torino questo principio prende forma attraverso una delibera approvata dalla giunta comunale su proposta della vicesindaca Michela Favaro, che punta a rendere più incisiva e trasparente la partecipazione dei cittadini.

Strutture dedicate e linee guida aggiornate

Il provvedimento introduce due nuovi organismi: un tavolo di coordinamento pubblico interassessorile e un tavolo tecnico interdipartimentale, denominato “Gruppo di lavoro partecipazione”. Entrambi sono concepiti per rafforzare la progettazione condivisa delle iniziative, in sinergia con nuove linee guida sull’accountability e sulla partecipazione. A queste misure si affianca il coinvolgimento diretto delle Circoscrizioni, che avranno il compito di favorire l’accesso dei cittadini alle opportunità messe a disposizione dal Comune, mentre un’apposita sezione del sito istituzionale diventerà lo spazio digitale dedicato alla partecipazione.

Fiducia, ascolto e responsabilità condivisa

Favaro sottolinea come l’ascolto attivo e la responsabilità comune siano elementi indispensabili in un contesto che impone nuove sfide: dalla transizione ecologica alla coesione sociale. Un’amministrazione aperta, in grado di coniugare strumenti digitali e pratiche di rendicontazione, è essenziale per garantire trasparenza nelle scelte e nell’uso dei fondi, in particolare di quelli legati al PNRR.

Il Comune di Torino non parte da zero: il diritto alla partecipazione è già iscritto nello Statuto, regolato da un apposito Regolamento, e sostenuto da strumenti come la Difesa Civica e il diritto di Tribuna. Con questa delibera, però, la città sembra voler consolidare un percorso che intreccia tradizione e innovazione, con l’ambizione di rafforzare il legame tra istituzioni e cittadini.