“Torino, l’intelligenza artificiale al servizio della salute pubblica”

Il progetto TrustAlert esplora come l’AI possa migliorare prevenzione, sorveglianza e gestione delle emergenze sanitarie

Un laboratorio di innovazione etica e scientifica

Può l’intelligenza artificiale diventare un alleato concreto nella tutela della salute pubblica? È la domanda al centro del seminario dedicato al progetto TrustAlert, finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Cassa Depositi e Prestiti, i cui risultati sono stati presentati presso l’Aula Magna di Farmacologia e di Patologia Generale dell’Università di Torino.
Il progetto, durato due anni, ha coinvolto ricercatori, istituzioni e centri internazionali nella definizione di modelli di AI capaci di supportare il sistema sanitario nella prevenzione e risposta alle emergenze sanitarie, con un’attenzione particolare agli aspetti etici e alla trasparenza dei processi decisionali.

Paola Berchialla, del Dipartimento di Scienze Chimiche e Biologiche dell’Università di Torino, ha illustrato i risultati ottenuti: “Abbiamo sviluppato modelli predittivi che possono essere impiegati sia nella gestione delle emergenze che nella pianificazione delle risorse ospedaliere. L’obiettivo è integrare la tecnologia nella routine sanitaria senza sostituire le competenze umane, ma potenziandole”.

Verso una sanità più intelligente e condivisa

Durante l’incontro, Vincenzo Camarda, presidente della Commissione Sanità del Comune di Torino, ha ricordato le sfide che l’intelligenza artificiale pone sul piano etico e gestionale: coordinamento, protezione dei dati e responsabilità nelle decisioni.
L’obiettivo condiviso, ha sottolineato, è costruire un dialogo stabile tra istituzioni, sanità pubblica e ricerca accademica, in vista del nuovo piano sanitario regionale. “Solo un approccio collaborativo potrà trasformare l’AI in una risorsa affidabile per cittadini e operatori sanitari”, ha concluso.