Torino e Nagoya, vent’anni dopo: un legame industriale che diventa visione culturale
di Redazione
29/09/2025
Vent’anni non misurano solo il trascorrere del tempo, ma la capacità di due città di riconoscersi nelle rispettive vocazioni e di trasformarle in progetti. Nel 2005, all’Expo di Aichi, Torino e Nagoya hanno firmato un gemellaggio che oggi celebra un anniversario carico di contenuti, non di sola memoria. La missione istituzionale del sindaco Stefano Lo Russo è partita proprio da Nagoya, dove ha incontrato il sindaco Ichiro Hirosawa, il presidente del Consiglio comunale Hisashi Nishikawa e l’intera assemblea cittadina, alla presenza del console generale d’Italia a Osaka Filippo Manara.
La rotta dell’innovazione: cooperazione urbana e trasferimento tecnologico
Il cuore della ricorrenza è un’agenda condivisa sull’innovazione applicata al contesto urbano. Nell’ambito del programma europeo IURC, Torino e Nagoya stanno sviluppando un progetto biennale di scambi, visite studio e condivisione di buone pratiche: un percorso che unisce ricerca, manifattura avanzata, digitalizzazione dei servizi, transizione energetica. “I legami tra comunità urbane come Torino e Nagoya diventano ponti di cooperazione, amicizia e sviluppo condiviso”, ha ricordato Lo Russo, sottolineando come l’azione congiunta delle città sia oggi un fattore determinante per coniugare competitività e sostenibilità. La cornice è quella di un anno speciale, l’Expo di Osaka 2025, che rende ancora più visibile la relazione tra Italia e Giappone sul terreno dell’industria e della cultura.
Cultura come infrastruttura: mostre, orchestre, musei
Accanto al fronte economico, si muove con coerenza la diplomazia culturale. I musei giapponesi hanno confermato la volontà di organizzare una mostra dedicata ad Antonio Fontanesi, pittore che a cavallo tra Ottocento e Novecento ha legato la propria poetica anche al Giappone e di cui la GAM di Torino conserva la collezione italiana più significativa. A gennaio 2027 il Teatro Regio ospiterà l’Orchestra Filarmonica di Nagoya, in tournée europea, mentre si valutano nuove collaborazioni con il Museo Egizio. Segni materiali di una relazione che ha già scritto pagine di prossimità: il parco giochi donato da Torino a Nagoya nel 2010 e i dieci ciliegi di Sakura donati nel 2011 alla città piemontese, fioriture che ogni primavera rinnovano il senso del legame.
Prossime tappe: la delegazione in arrivo a Torino
La celebrazione sarà anche occasione di reciprocità. A dicembre 2025 una delegazione di Nagoya, guidata dal sindaco e dal presidente del Consiglio comunale, sarà a Torino per celebrare l’anniversario in Italia, con un calendario che intreccerà imprese, università, istituzioni culturali. Non un fine, dunque, ma un rilancio: vent’anni di amicizia sono diventati una piattaforma di lavoro su industria, cultura e sostenibilità, con esiti già calendarizzati e misurabili.
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