“Torino compra vicino”, il progetto che rilancia il commercio di prossimità
di Redazione
15/10/2025
Alla presenza della Terza Commissione consiliare, presieduta da Pierino Crema (PD), l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino ha illustrato le linee del progetto “Torino compra vicino”, la nuova iniziativa della Città per rafforzare i Distretti Urbani del Commercio (DUC) e sostenere la rete degli esercizi di quartiere. L’obiettivo è chiaro: rilanciare il commercio di prossimità come leva di coesione sociale, rigenerazione urbana e presidio economico dei territori.
Distretti Urbani del Commercio: un modello di sviluppo locale
I DUC, istituiti dalla Regione Piemonte nel 2020, rappresentano un modello di collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini, pensato per valorizzare l’identità dei quartieri e contrastare la desertificazione commerciale. Torino ne ha creato uno nel 2022, che oggi riunisce circa 7.800 esercizi commerciali, tra attività di somministrazione e servizi alla persona, grazie a una rete di partnership che include Ascom, Confesercenti, Camera di Commercio, Fondazione CRT, Compagnia di San Paolo, GTT, Iren, Politecnico e Università di Torino.
Con “Torino compra vicino”, l’Amministrazione amplia il progetto individuando due nuove aree strategiche, a sud (tra Mirafiori, le Basse del Lingotto e piazza Bengasi) e a nord (Vallette e Aurora), zone che più di altre necessitano di sostegno e investimenti per recuperare vitalità economica.
Innovazione, cibo e comunità: i nuovi fronti dell’iniziativa
Il piano prevede fondi complessivi per 506mila euro, con 225mila euro destinati in tre anni alle imprese dei nuovi distretti per attività promozionali, campagne di comunicazione e supporto diretto. L’assessore Chiavarino ha inoltre annunciato l’apertura di un temporary shop in via Garibaldi 27, dove verranno presentate a rotazione le eccellenze enogastronomiche piemontesi in collaborazione con i Distretti del Cibo del Biellese, del Vercellese e del Cuneese.
Il progetto guarda anche alla valorizzazione del Mercato del Pesce di Porta Palazzo, destinato a diventare uno spazio culturale, e punta a rafforzare il legame tra commercio e vivibilità urbana.
Nel corso della discussione, Carlo Alberto Carpignano (Ascom Confcommercio Torino) e Carlo Chiama (Confesercenti Torino) hanno espresso apprezzamento per l’approccio innovativo dei DUC, ma hanno anche segnalato la necessità di maggiori risorse e di un modello replicabile su scala regionale.
La consigliera Elena Apollonio (Demos) ha infine sottolineato l’importanza di integrare le politiche commerciali con quelle sociali di prossimità, in un contesto urbano sempre più segnato dall’invecchiamento della popolazione.
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