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Torino avvia la nuova Consulta comunale per lo Sport: un ponte stabile tra istituzioni e territorio

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di Redazione

18/11/2025

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L’insediamento ufficiale della Consulta comunale per lo Sport segna per Torino l’avvio di una stagione in cui la politica sportiva sarà costruita insieme ai protagonisti del settore. Nella cupola geodetica allestita per le ATP Finals, nel cuore di piazza Castello, novanta enti sportivi si sono riuniti per la prima seduta del nuovo organismo, istituito dal Consiglio Comunale lo scorso giugno e presentato come strumento permanente di dialogo e corresponsabilità.

Un organismo rappresentativo che nasce dall’ascolto del territorio

A presiedere la riunione inaugurale è stata la presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, affiancata dalla presidente della Commissione Cultura e Sport, Lorenza Patriarca.

L’assessore allo Sport e ai Grandi eventi, Mimmo Carretta, ha ricordato come l’idea della Consulta sia maturata durante lo “Sport Forum” del 2023, quando atleti, associazioni e federazioni avevano chiesto una modalità stabile per far arrivare in Comune esigenze, criticità e proposte.

Carretta ha parlato di “un passo decisivo nel rendere strutturato il dialogo con il mondo sportivo torinese”, sottolineando il valore simbolico dell’avvio della Consulta proprio durante le ATP Finals, evento che ha proiettato Torino sulla scena internazionale. L’assessore ha evidenziato la sfida di costruire politiche sportive capaci di valorizzare agonismo di alto livello e sport di base, un binomio che caratterizza da anni la città.

Le nuove cariche e il mandato: dare voce a tutto il movimento sportivo

La seduta ha eletto per acclamazione:

  • Stefano Fabio Mossino, presidente del CONI Piemonte, come presidente della Consulta;

  • Patrizia Teresa Maria Alfano, dell’Uisp, come vicepresidente.

Entrambi hanno assunto l’incarico con l’impegno di interpretare la Consulta come spazio democratico, aperto e inclusivo.

Mossino ha sottolineato la necessità di superare contrapposizioni storiche e dare attenzione anche a soggetti considerati “minoritari”, che animano quotidianamente quartieri, impianti di periferia e piccoli centri di aggregazione.

Alfano ha richiamato il lavoro svolto da “Sport Insieme” e l’importanza di far emergere il valore sociale dei numerosi presidi sportivi sparsi sul territorio.

La presidente Grippo ha evidenziato come la Consulta possa ridurre le distanze tra istituzioni e comunità sportive, come già avvenuto con la Consulta femminile comunale. Patriarca ha aggiunto che Torino intende investire nello sport come leva di inclusione e coesione sociale, integrandolo con cultura e istruzione.

Con questo insediamento, Torino compie un passo concreto verso un modello partecipato di governance dello sport, fondato non solo sulla gestione degli impianti o degli eventi, ma soprattutto sull’ascolto di chi vive lo sport ogni giorno.

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