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Torino, approvato il nuovo Statuto della Fondazione Polo del ‘900: durata prorogata fino al 2075

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di Redazione

15/10/2025

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Con voto unanime, l’Assemblea legislativa piemontese ha approvato la delibera di modifica dello Statuto della Fondazione “Polo del ‘900”, realtà culturale di riferimento nazionale che riunisce archivi, istituti e associazioni impegnati nella memoria civile e democratica del Novecento. Una revisione, come ha spiegato l’assessore alla Cultura Marina Chiarelli, resa necessaria dalla scadenza della Fondazione prevista per il 31 dicembre 2025 e dal bisogno di aggiornare la governance per garantire continuità, trasparenza e una gestione più moderna.

Governance rinnovata e durata cinquantennale

La principale novità del nuovo Statuto riguarda la proroga della durata della Fondazione fino al 31 dicembre 2075, una scelta che restituisce stabilità istituzionale a un soggetto che, nel corso degli anni, è diventato una piattaforma di dialogo tra storia, cittadinanza e cultura contemporanea.

Tra le modifiche più rilevanti figurano l’esclusione della figura del direttore dagli organi della Fondazione – che sarà confermata come funzione puramente gestionale, nominata tramite procedura pubblica dal Consiglio di amministrazione – e l’estensione del suo mandato da tre a cinque anni, per assicurare maggiore continuità operativa.

Il Consiglio di amministrazione, invece, vedrà aumentare la durata in carica da tre a quattro esercizi, fino all’approvazione del bilancio consuntivo relativo al quarto esercizio, mentre la presidenza sarà designata a turno dalla Regione Piemonte e dalla Città di Torino, d’intesa con la Fondazione Compagnia di San Paolo, principale partner istituzionale del Polo.

Un modello di trasparenza e gratuità

Il nuovo Statuto introduce inoltre un principio di gratuità delle cariche, stabilendo che il Collegio dei Fondatori, l’Assemblea dei Partecipanti, il Presidente, il CdA e il Collegio dei Garanti esercitino le loro funzioni senza alcun compenso. Contestualmente, il numero dei componenti del Collegio dei Garanti viene ridotto da cinque a tre, per semplificare la struttura e ridurre i costi amministrativi.

Il documento approvato rappresenta un passaggio strategico per assicurare al Polo del ‘900 la possibilità di continuare a operare come presidio culturale di lunga durata, capace di coniugare memoria storica e innovazione, mantenendo saldo il legame con la città di Torino e con le istituzioni che ne hanno sostenuto la nascita.

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