Torino al centro della sfida europea sull’equilibrio urbano

Torino ha scelto un tema che tocca il cuore delle trasformazioni urbane contemporanee: come mantenere un equilibrio tra attrattività economica, commercio di prossimità e fabbisogno abitativo in una città che cambia rapidamente. La candidatura rientra nel programma Bloomberg LSE European City Leadership Initiative, che per i prossimi nove mesi coinvolgerà un team di amministratori, esperti e stakeholder nella definizione di una strategia operativa.

La questione delle riconversioni e il rischio desertificazione

Il sindaco Stefano Lo Russo, impegnato nell’avvio del progetto con la London School of Economics e la Hertie School di Berlino, ha indicato la rigenerazione urbana come priorità assoluta. A Torino, la crescente pressione abitativa si intreccia con l’espansione del turismo e del mondo universitario, generando un fenomeno sempre più evidente: la trasformazione di locali commerciali in abitazioni o affitti brevi. Se da una parte questo risponde a una domanda concreta di alloggi, dall’altra rischia di svuotare i quartieri della loro vitalità commerciale, riducendo servizi di vicinato e alterando gli equilibri sociali.

La sfida, dunque, non riguarda soltanto la disponibilità di case, ma la capacità di mantenere vive le vie cittadine, garantendo spazi accessibili sia per chi risiede stabilmente sia per chi arriva temporaneamente in città.

Una strategia da testare nei quartieri

Il gruppo di lavoro selezionato affronterà i dati in una prima fase di mappatura, per poi definire interventi pilota in due o tre quartieri simbolici. L’obiettivo non è una semplice sperimentazione, ma la costruzione di un modello replicabile nel tempo. Una strategia che sappia coniugare attrattività internazionale e stabilità abitativa, tenendo conto del calo demografico e dell’invecchiamento della popolazione.

Come ha sottolineato il sindaco, le esigenze non devono essere viste in contrapposizione: il turismo e la presenza universitaria costituiscono pilastri per l’economia cittadina, ma è altrettanto necessario che Torino rimanga attrattiva per i giovani che scelgono di viverci e lavorarci a lungo termine.