Sport, cultura e impegno civile: il Consiglio regionale unisce le forze contro la violenza sulle donne
di Redazione
17/11/2025
La ricorrenza del 25 novembre diventa, ancora una volta, un’occasione per trasformare il linguaggio della solidarietà in gesti concreti. Il Consiglio regionale sceglie di farlo mettendo insieme sport, arte e partecipazione civile, con una serie di iniziative che puntano a raggiungere pubblici diversi e a dare continuità a un percorso di sensibilizzazione che non può esaurirsi in un'unica giornata.
Un torneo benefico che porta in campo testimonianza e responsabilità
Quest’anno l’Assemblea legislativa ha scelto tre figure note al grande pubblico, Cristina Chiabotto, Daisy Osakue e Anna Arnaudo, come volti della campagna. La presenza di una conduttrice molto amata e di due atlete azzurre rafforza il messaggio di un mondo sportivo che non rimane spettatore, ma si espone, partecipa e si assume un ruolo attivo.
Il cuore del programma è il torneo di calcio a 7 “In campo contro la violenza”, in calendario domenica 23 novembre al centro sportivo Salsasio di Carmagnola. Non sarà una competizione tradizionale: in campo scenderanno squadre femminili, amministratori locali, consiglieri regionali e una formazione composta da donne iraniane, a sottolineare come la lotta alla violenza abbia un valore universale che attraversa culture e contesti.
Durante l’evento verrà allestito uno spazio informativo della Questura, mentre il ricavato sarà destinato al Progetto S.O.S. – Sostegno orfani speciali, coordinato dai Centri Antiviolenza E.M.M.A. Un gesto che connette sport e solidarietà in modo diretto, trasformando un pomeriggio di gioco in un supporto reale per chi vive situazioni drammatiche.
Un impegno che coinvolge tutto il mondo sportivo e si amplia alla cultura
Il messaggio veicolato con l’hashtag #Incampocontrolaviolenza è stato diffuso alle società sportive regionali, con l’invito a compiere un piccolo ma significativo gesto: un segno rosso sul viso e un “minuto di rumore” all’inizio delle gare, dal 23 al 25 novembre. Rumore e non silenzio, per ribadire che contro la violenza non si tace, ma si alza la voce, collettivamente.
Accanto allo sport, trova spazio anche l’arte. A Palazzo Lascaris e nella sede URP di via Arsenale viene inaugurata la mostra “Se potremo impedire a un cuore di spezzarsi”, che raccoglie tredici ritratti di donne segnate dalla violenza e capaci di riscattarsi attraverso percorsi di cura, sostegno e consapevolezza. I testi che accompagnano le immagini fanno emergere le storie personali, restituendo alle protagoniste dignità e voce. Il titolo, ispirato a Emily Dickinson, aggiunge un richiamo poetico che non attenua la durezza del tema, ma la attraversa con un senso di responsabilità condivisa.
Il progetto, ideato da Chiara Ceddia in collaborazione con il Centro antiviolenza In Rete della Cooperativa Sociale Mirafiori, conferma quanto l’arte possa essere un canale potente per parlare di resilienza e trasformazione, offrendo strumenti di comprensione che vanno oltre i numeri e le statistiche.
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