Piemove supera le 54mila adesioni: ora accessibile anche agli studenti internazionali
di Redazione
17/10/2025
A due mesi dall’avvio, la tessera Piemove conferma il suo successo con oltre 54.200 adesioni e una nuova apertura dedicata agli studenti internazionali. Il progetto, finanziato dalla Regione Piemonte con oltre 37 milioni di euro e sostenuto dal Ministero dell’Ambiente, dal Politecnico di Torino, dalle università piemontesi e dalle fondazioni Compagnia di San Paolo e CRT, rappresenta uno dei più ambiziosi interventi italiani per favorire la mobilità sostenibile tra i giovani.
Una misura che piace agli studenti e che continua a crescere
Nel corso della riunione di monitoraggio al Grattacielo Piemonte, alla presenza del presidente Alberto Cirio e degli assessori Marco Gabusi e Matteo Marnati, è emerso un dato chiaro: uno studente universitario under 26 su due ha scelto di aderire a Piemove.
Tra le adesioni spiccano le oltre 35.300 richieste provenienti dall’Università di Torino, seguite dalle 16.600 del Politecnico e dalle 2.300 dell’Università del Piemonte Orientale, che ha avviato la raccolta a settembre.
Oltre 33.000 titoli di viaggio sono già stati caricati sulla carta Bip, mentre 12.600 tessere fisiche sono state spedite, di cui 2.500 fuori regione, segno che la misura ha intercettato anche una platea di studenti pendolari e fuori sede.
Attivo il percorso per gli studenti internazionali e nuove estensioni dal 2026
La novità più rilevante è l’attivazione del canale dedicato agli studenti stranieri che non dispongono di SPID o Carta d’Identità Elettronica. Attraverso la piattaforma bip.piemonte.it, i ragazzi possono ora registrarsi con il codice fiscale italiano e un documento d’identità, ricevendo conferma via mail dopo la verifica dei dati.
Oltre mille studenti internazionali hanno già aderito grazie a questa nuova procedura semplificata, che amplia l’accesso alla misura rendendola realmente inclusiva.
Durante l’incontro è stato inoltre annunciato che dal gennaio 2026 Piemove verrà esteso ai Conservatori, alle Accademie e agli istituti artistici con sede nei capoluoghi piemontesi, garantendo pari opportunità a tutti gli studenti del territorio.
Con un modello che unisce innovazione digitale, equità e sostenibilità, Piemove si conferma un esperimento riuscito di mobilità pubblica integrata, destinato a ridisegnare il rapporto tra università, città e trasporto urbano.
Redazione