Piemonte, più risorse per legalità e lotta all’usura: via libera in Commissione
di Redazione
17/11/2025
La Commissione Legalità del Consiglio regionale, guidata da Domenico Rossi, ha dato parere favorevole – a maggioranza – al Documento di economia e finanza regionale e al Bilancio di previsione 2026-2028 per le parti che riguardano le politiche contro la mafia, l’usura e il sovraindebitamento. Una seduta intensa, segnata da numeri che raccontano con chiarezza la volontà della Regione di rafforzare il proprio impegno su un tema che tocca amministrazioni locali, associazioni e cittadini fragili.
Una manovra che raddoppia gli investimenti delle annualità precedenti
Nel presentare il quadro delle risorse, l’assessore Maurizio Marrone ha illustrato una dotazione complessiva di poco superiore ai 4,2 milioni di euro nel quadriennio 2025-2028. Una cifra che, rapportata agli stanziamenti storici, rappresenta un raddoppio degli interventi previsti per legge e un passo avanti significativo rispetto alle precedenti programmazioni finanziarie.
Quasi due milioni e mezzo saranno destinati a Comuni ed enti impegnati nella gestione e nel riuso sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, risorse che permetteranno di consolidare un patrimonio pubblico spesso decisivo nel restituire ai territori luoghi e strutture sottratte alle mafie. Altri 390 mila euro all’anno per quattro anni alimenteranno il Fondo dedicato al contrasto al sovraindebitamento, all’usura e alle estorsioni, uno strumento che negli ultimi anni ha rappresentato un presidio di tutela fondamentale per famiglie e piccoli imprenditori.
Una convergenza politica rara su un tema condiviso
Durante la seduta non sono mancati richiami al valore della trasversalità politica su un argomento che coinvolge l’intero tessuto sociale del Piemonte. È stato lo stesso Marrone a sottolineare come il voto espresso in Commissione rappresenti un “segnale concreto della sensibilità della Regione”, mentre gli interventi del presidente Rossi e della consigliera Alice Ravinale hanno contribuito a chiarire ulteriori aspetti tecnici della programmazione.
La manovra, ora attesa in Aula, conferma la volontà del Piemonte di continuare a investire in percorsi di prevenzione, sostegno alle vittime e valorizzazione dei territori che hanno saputo trasformare la lotta alla criminalità in un’occasione di sviluppo civile ed economico.
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