Nella regione Piemonte in questo ultimo anno appena trascorso, il 2022, si è registrata una percentuale in forte aumento di casse integrazione, arrivando a un 52,1% rispetto all’ annata 2019, dunque prima dello scoppio della Pandemia causata dal Covid-19.
Le richieste all’ Uil si aggirano attorno ai 42 milioni ore di cassa integrazione che sia ordinaria, straordinaria e in deroga, mentre sono circa 8,3 milioni di ore dei fondi gestiti dall’Inps .
Secondo le statistiche il Piemonte è la quarta regione italiana posizionatasi nella classifica delle richieste per uso di tale beneficio, dopo le altre regioni Lombardia, Lazio e Veneto.
Spicca la provincia di Asti (+222,3%), seguita da quella di Cuneo (+157,3%), poi Alessandria (+53,4), mentre Vercelli è una delle poche in negativo con un -13,2%. Il capoluogo piemontese, Torino, ammonta a 27,2 milioni di ore, posizionandosi terza città per richieste di cassa in Italia. Viene superata dalle città, Roma in seconda posizione e in prima Milano.
Motivo principale di tale situazione è indubbiamente il crollo economico causato dalla Pandemia, molte aziende non hanno più riaperto dopo il 2020, altre posizioni di lavoro sono rimaste congelate oppure non vi hanno fatto più ritorno.
Ad oggi è ancora presto dunque parlare di effettiva ripresa lavorativa, tuttavia non è ancora ben chiara la situazione dell’anno appena iniziato.