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L’Ambasciatrice indiana a Torino: nuove opportunità per le imprese piemontesi

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di Redazione

25/09/2025

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La presenza dell’Ambasciatrice indiana in Italia e San Marino, Vani Sarraju Rao, a Torino segna un passaggio di rilievo nel rafforzamento delle relazioni economiche tra India e Piemonte. L’incontro, promosso da Confindustria Piemonte e Unione Industriali Torino, ha messo al centro del dialogo la crescita degli scambi commerciali e le prospettive di collaborazione tra due territori che già oggi vantano legami solidi e in espansione.

L’India come mercato strategico per il Piemonte

Con un tasso di crescita medio del 7,2% nell’ultimo triennio e l’ambizione dichiarata di diventare economia ad alto reddito entro il 2047, l’India rappresenta uno dei mercati più dinamici a livello globale. Nel 2024 l’export piemontese verso il subcontinente ha toccato quota 1,04 miliardi di euro, pari al 20% dell’intero export italiano verso Nuova Delhi, con un incremento del 4% rispetto all’anno precedente. Ancora più significativo l’andamento delle importazioni, salite del 10% fino a 1,27 miliardi di euro.

Questi numeri spiegano l’interesse crescente delle imprese piemontesi, già oltre quaranta quelle con rapporti consolidati, e la volontà di coinvolgere un bacino potenziale di più di 5.500 aziende associate al sistema confindustriale regionale. L’acquisizione di Iveco da parte del gruppo Tata, annunciata di recente, ha ulteriormente acceso i riflettori sulla necessità di rafforzare i canali di cooperazione, anche alla luce del Piano d’Azione Strategico Congiunto 2025-2029 firmato dai due governi.

Le prospettive delineate dagli attori istituzionali e industriali

Nel suo intervento l’Ambasciatrice Rao ha sottolineato la complementarità delle competenze tra Italia e India, richiamando la possibilità di collaborazioni su manifattura, mobilità, design e ingegneria, con una visione che guardi a partnership di lungo periodo. A fare eco a queste parole, il presidente di Confindustria Piemonte, Andrea Amalberto, ha ribadito la centralità di alcuni fattori abilitanti: infrastrutture più efficienti, semplificazione burocratica, incentivi agli investimenti e un’adeguata strategia di comunicazione per attrarre capitali e know-how.

Cristina Tumiatti, vicepresidente Piccola Industria dell’Unione Industriali Torino, ha posto l’accento sulla necessità di costruire reti che vadano oltre la semplice transazione commerciale, immaginando scambi di competenze e di innovazione capaci di rispondere a sfide globali come la sostenibilità e la transizione tecnologica.

Il confronto è stato arricchito dalle testimonianze delle imprese piemontesi già attive sul mercato indiano, rappresentate da figure di primo piano del settore automotive e manifatturiero, e dal contributo istituzionale di Stefano Nigro, direttore generale del Ceipiemonte.

L’India, quinta destinazione dell’export italiano nell’area Asia-Pacifico, si conferma dunque un interlocutore privilegiato per il Piemonte, che dalla meccanica alla chimica, dall’automazione alla componentistica, fino all’agroalimentare di qualità, dispone di settori in grado di intrecciarsi con le traiettorie di sviluppo di un Paese in forte trasformazione.

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