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“Invest in Piemonte”: le multinazionali al Grattacielo per il futuro dell’economia regionale

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di Redazione

23/10/2025

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Oltre cinquanta multinazionali si sono riunite al Grattacielo della Regione Piemonte per il summit “Invest in Piemonte”, il primo grande incontro dedicato al dialogo tra investitori esteri, istituzioni e imprese locali. Un appuntamento organizzato dalla Regione Piemonte, insieme a Confindustria Piemonte e Ceipiemonte, per consolidare un modello di crescita fondato su innovazione, apertura internazionale e cooperazione pubblico-privato.

L’evento ha rappresentato un banco di prova per la politica regionale di attrazione degli investimenti: un’occasione per mostrare i risultati di una strategia che ha reso il Piemonte una delle aree più competitive d’Europa nel campo dell’industria avanzata.

Una regione che cresce grazie agli investimenti globali

Nel suo intervento, il presidente Alberto Cirio ha ricordato che il Piemonte è oggi “la prima regione in Italia per crescita del fatturato delle multinazionali (+44% contro una media nazionale del 25%) e la seconda per numero di investimenti esteri”. Il riferimento al progetto Silicon Box, dal valore di 3,2 miliardi di euro e con 1.600 nuovi posti di lavoro, è diventato il simbolo di una regione che ha saputo fare squadra, mettendo in rete istituzioni, università e imprese.

Dati alla mano, tra il 2020 e il 2025 il Piemonte ha sostenuto oltre 90 progetti di investimento, mobilitando risorse superiori a 495 milioni di euro e creando più di 850 occupati. L’assessore Andrea Tronzano, responsabile per l’Internazionalizzazione, ha illustrato gli strumenti messi in campo: “Solo con i fondi regionali abbiamo sostenuto 56 progetti, attivando 58 milioni di investimenti e 235 nuove assunzioni. Entro fine anno riapriremo la misura per l’attrazione e il rilancio degli investimenti con un nuovo stanziamento da 40 milioni di euro”.

Confindustria e Ceipiemonte: alleanza per un ecosistema industriale solido

Il presidente di Confindustria Piemonte, Andrea Amalberto, ha parlato di una “alleanza tra multinazionali e tessuto produttivo locale”, sottolineando come il dialogo tra capitale globale e radici territoriali rappresenti una delle chiavi del successo piemontese. L’associazione ha istituito due commissioni specifiche: una dedicata alle multinazionali, presieduta da Pierpaolo Antonioli, e una all’internazionalizzazione, guidata da Alessandro Battaglia, con l’obiettivo di facilitare gli insediamenti e rafforzare la competitività internazionale delle imprese regionali.

Ceipiemonte, attraverso il lavoro di Dario Peirone, ha evidenziato i risultati concreti dell’attività di aftercare post-insediamento: oltre 600 dossier attivi di aziende interessate a investire in Piemonte, per un potenziale di 9 miliardi di euro e 13.000 nuovi posti di lavoro. “Ogni giorno – ha spiegato Peirone – assistiamo una decina di imprese estere con supporto operativo, business planning e scouting territoriale. È la dimostrazione di un modello che funziona, frutto della collaborazione tra istituzioni e stakeholder locali.”

Torino nella top 10 europea per attrattività

Il sindaco Stefano Lo Russo ha ricordato come il Financial Times, nel rapporto European Cities and Regions of the Future 2025, abbia inserito Torino tra le prime dieci grandi città europee per capacità di attrarre capitali esteri. “Puntiamo sulla nostra vocazione internazionale e sulla capacità di fare sistema – ha detto – perché attrarre investimenti significa generare lavoro qualificato e sviluppo duraturo.”

Negli ultimi anni, il Piemonte ha accolto grandi gruppi come Amazon, Hilton, MSC Technology, Bulgari, Cartier, Coca-Cola, Aixtron, Luxoft e la giapponese Procos, confermandosi snodo strategico per l’industria globale.

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