In ricordo del Professor Giuseppe Cambiano: la chiarezza come forma di pensiero
di Redazione
20/10/2025
È morto il 14 ottobre 2025 a Torino Giuseppe Cambiano, nato nel capoluogo piemontese nel 1941. Figura di spicco della cultura umanistica italiana, professore ordinario di Storia della Filosofia all’Università di Torino fino al 2002, e poi docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa fino al 2011, ha lasciato un’eredità intellettuale profonda e duratura, fatta di rigore, eleganza e apertura.
L’eredità di uno studioso che ha reso accessibile la complessità
Allievo di Nicola Abbagnano, Cambiano appartiene a quella generazione di studiosi che hanno saputo tenere insieme la dimensione accademica più alta con la chiarezza espositiva. La sua produzione scientifica attraversa l’intero arco della filosofia antica, da Socrate a Platone e Aristotele, fino alle scuole ellenistiche e al pensiero post-classico, con incursioni lucide nel mondo moderno.
Tra i suoi libri più significativi spiccano Platone e le tecniche (Laterza, 1991) e Aristotele e la tecnica (Il Mulino, 2025), in cui si riflette il suo metodo: l’indagine filologica che si apre all’attualità del pensiero. È stato anche autore di opere di grande sintesi, come La filosofia in Grecia e a Roma (Laterza, 1987) e Il ritorno degli antichi (Laterza, 1988), in cui emerge l’intento di far dialogare la tradizione con la cultura contemporanea.
Con la fondazione della rivista Antiquorum Philosophia (2007), Cambiano ha dato forma a una comunità di ricerca internazionale dedicata al pensiero antico e al suo rapporto con le culture orientali, intuendo con anticipo la necessità di uno sguardo comparato e globale.
Una lezione di umanità e di misura
Ma chi lo ha conosciuto ricorda, prima ancora dello studioso, l’uomo. Gentile, ironico, capace di ascoltare, lontano da ogni dogmatismo accademico. Accanto alla moglie, Luciana Repici, anch’essa filosofa e docente a Torino, ha condiviso un percorso di studio e di vita costruito sulla curiosità e sul rispetto intellettuale.
Iscritto all’Accademia delle Scienze di Torino e all’Accademia dei Lincei, Cambiano era una presenza familiare nei festival e nei luoghi di divulgazione, dove la filosofia tornava a essere racconto e incontro. Nei suoi scritti più recenti, come Filosofia greca e identità dell’Occidente (Il Mulino, 2022), si percepisce la consapevolezza di chi sapeva che il pensiero, per essere vivo, deve continuamente interrogare se stesso.
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