Il futuro del presidio di via Le Chiuse
di Redazione
02/10/2025
“Non ci sarà alcuna chiusura del poliambulatorio di via Le Chiuse a Torino, ma un riordino che punta a rafforzare i servizi di prossimità”. Con queste parole l’assessore regionale alla Sanità Enrico Bussalino ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere Alberto Unia (M5s), che aveva chiesto chiarimenti alla luce delle indiscrezioni di stampa su un possibile ridimensionamento della struttura.
Riorganizzazione e nuovi servizi
Secondo quanto riferito in Aula, la sede di via Le Chiuse ospita oggi provvisoriamente il Cup e il Centro prelievi dell’ex poliambulatorio di via Pacchiotti, trasferiti per consentire i lavori di realizzazione della nuova Casa di comunità. Una volta completati i nuovi locali, i servizi verranno riportati nella sede originaria, con standard di accessibilità e qualità più elevati.
Resterà invece operativo al primo piano il Centro disturbi cognitivi e demenze, punto di riferimento essenziale per la popolazione anziana e fragile della zona nord di Torino. Al piano terra troverà posto il Centro di salute mentale del quartiere San Donato, con il vantaggio di concentrare le attività in una sede di proprietà, evitando i costi di affitti esterni e garantendo maggiore vicinanza ai cittadini.
Question time con più interrogazioni
Il tema del presidio torinese è stato solo uno dei punti affrontati nel question time. Tra le altre interrogazioni discusse figurano i contributi per la pigmentazione post-mastectomia, la gestione idraulica dopo l’alluvione in Alessandria, lo stato di attuazione delle Case della comunità, la chiusura del centro dialisi di Valenza, le campagne vaccinali per Covid-19 e influenza, i fondi pubblici spesi per il murales su Kirk, la presenza di amianto a Novara e lo stato di avanzamento degli interventi PNRR in provincia di Cuneo. Un’agenda fitta che conferma quanto la sanità territoriale e la qualità dei servizi restino al centro del dibattito politico piemontese.
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