I volontari di Nida e la forza della solidarietà

Vestiti da supereroi o principesse, hanno portato un sorriso nei reparti pediatrici di tutta Italia. Sono i volontari dell’Associazione Nida (Nazionale Italiana dell’Amicizia), che dal 2012 dedicano il loro tempo a bambini malati e in difficoltà. La loro missione è semplice e potente: trasformare lo sport e la passione in aiuti concreti per chi ne ha più bisogno.

La città di Torino li ha già premiati con la Civica Benemerenza per il valore sociale delle loro attività, ma i riconoscimenti non hanno fermato le sfide quotidiane, spesso fatte di burocrazia e ostacoli amministrativi.

Da un terreno abbandonato a un centro di vita

Nel 2018 Nida ha ottenuto in gestione un’area degradata a Falchera, alla periferia nord di Torino, trasformandola in un complesso sportivo con campi di calcetto, volley, basket e padel. Gli introiti degli affitti dei campi non finiscono nelle casse di un’impresa, ma vengono interamente destinati a cure e sostegno per bambini affetti da malattie rare.

Le difficoltà però non sono mancate. Il presidente Walter Galliano ha ricordato l’occasione persa di una struttura prefabbricata donata da Demetrio Albertini, rimasta inutilizzata per i tempi troppo lunghi imposti dalla normativa. Simili ritardi hanno colpito anche l’allestimento degli spogliatoi e dei nuovi campi, bloccati tra collaudi e permessi.

Oggi l’obiettivo è ancora più ambizioso: recuperare l’edificio fatiscente all’interno dell’impianto e trasformarlo in un polo multifunzionale con ristorante, palestra, studi medici, fisioterapia e perfino uno studio di registrazione.

Nonostante i furti e gli ostacoli burocratici, la determinazione dei volontari continua a tenere in piedi un progetto unico, basato al 100% sul volontariato e capace di unire sport, solidarietà e speranza.