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Fesr Piemonte, certificati 173 milioni: la Regione è prima in Italia nell’utilizzo dei fondi europei

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di Redazione

26/11/2025

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Il Comitato di sorveglianza del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) ha confermato che il Piemonte è oggi la Regione italiana più avanzata nell’attuazione del programma europeo 2021-2027. Con 173 milioni di euro di spesa certificata, superando di oltre 70 milioni gli obiettivi fissati da Bruxelles, l’amministrazione regionale raggiunge un traguardo che riflette continuità, capacità amministrativa e una forte direzione strategica nella gestione delle risorse europee.

Un risultato che si somma alla chiusura positiva della programmazione 2014-2020, interamente rendicontata e capace di superare del 3% la dotazione disponibile. Due cicli consecutivi chiusi con indicatori superiori alla media nazionale costruiscono un quadro solido, che offre al Piemonte margini di azione e credibilità nei confronti dei partner europei e del tessuto produttivo.

La programmazione 2021-2027: investimenti, bandi e misure già operative

Il superamento dei target intermedi permette alla Regione di procedere verso il pieno utilizzo degli oltre 1,5 miliardi di euro previsti dal programma, evitando qualunque rischio di riduzione automatica dei fondi. Il portafoglio degli interventi attivati è già molto ampio: 52 bandi per più di 1 miliardo di euro, destinati a competitività e transizione digitale, transizione ecologica, coesione territoriale, tecnologie strategiche, mobilità urbana e formazione.

Alcune misure hanno mostrato una capacità di attrazione superiore alle attese. Tra queste: il voucher digitalizzazione da 44,5 milioni, il fondo per attrazione investimenti da 82 milioni, il bando per il verde urbano, le ciclovie e gli itinerari strategici delle Residenze Reali, dei paesaggi vitivinicoli e del distretto del Lago Maggiore, così come le strategie urbane, che coinvolgono 208 Comuni con oltre 125 progetti finanziati.

La Regione Piemonte evidenzia come la forza del piano risieda nell’essere progettato fin dall’inizio su assi strategici che oggi guidano lo sviluppo europeo: digitalizzazione, ricerca, sostenibilità energetica e investimenti in tecnologie orientate alla produzione sostenibile.

I risultati del ciclo 2014-2020: un’eredità positiva

I dati della chiusura del precedente ciclo confermano un tessuto imprenditoriale capace di utilizzare quasi integralmente le risorse disponibili. Con 709,5 milioni di euro certificati – corrispondenti al 103% della dotazione effettiva – il programma ha coinvolto principalmente micro e piccole imprese, che hanno beneficiato di strumenti finanziari, contributi e misure a sostegno di innovazione, digitalizzazione e efficienza energetica.

Tra i numeri più significativi: quasi 20mila imprese sostenute, sei strumenti finanziari attivati, un volume di credito mobilitato superiore ai 2 miliardi di euro grazie alle garanzie, oltre 800 collaborazioni tra imprese e centri di ricerca, e la realizzazione di nuove applicazioni digitali e interventi su edifici pubblici.

Durante l’emergenza sanitaria, il programma ha dimostrato la sua flessibilità, permettendo alla Regione Piemonte di impiegare 160 milioni di euro per il rafforzamento del sistema sanitario: assunzioni aggiuntive, dispositivi di protezione e interventi straordinari.

Il quadro complessivo rappresenta oggi un punto di forza per la programmazione in corso: una struttura amministrativa efficiente, un tessuto produttivo reattivo e una strategia coerente stanno consentendo al Piemonte di posizionarsi come una delle realtà più dinamiche nel panorama europeo dei fondi strutturali.

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