Educazione finanziaria, al Sermig un confronto nazionale per proteggere i cittadini più fragili
di Redazione
20/11/2025
Il convegno organizzato da Spi CGIL e Federconsumatori al Sermig ha assunto i contorni di una riflessione collettiva che va oltre la semplice presentazione di una guida. Il “Manuale per i cittadini di educazione finanziaria”, illustrato nel corso della mattinata, è apparso come uno strumento costruito con l’obiettivo di mettere ordine in un campo dove l’informazione è spesso frammentaria, fornendo indicazioni pratiche e immediate per orientarsi e prevenire truffe sempre più sofisticate.
Nel suo saluto istituzionale, la Presidente del Consiglio Comunale di Torino, Maria Grazia Grippo, ha posto l’accento su un tema che nella realtà urbana assume un peso crescente: l’aumento della popolazione anziana che vive da sola e che risulta, di conseguenza, più vulnerabile alle manipolazioni.
La vulnerabilità degli anziani e la necessità di una cultura della prevenzione
Grippo ha ricordato alcuni dati che parlano da soli: a Torino il 16% dei nuclei familiari è composto da una sola persona, e nella maggior parte dei casi si tratta di cittadini over 65. Una condizione che amplifica la facilità con cui truffatori riescono ad avvicinare le vittime, sfruttando solitudine, timori e abitudini consolidate.
In questo contesto, l’Amministrazione comunale ha avviato la campagna “La truffa si camuffa”, un’azione di comunicazione pensata per aiutare i cittadini a riconoscere e anticipare i raggiri più frequenti. Al tempo stesso, il Consiglio comunale ha tentato di introdurre la figura di un Garante per le persone anziane, similmente a quanto accade per gli adolescenti, pur scontrandosi con l’assenza di una cornice normativa nazionale che ne definisca compiti e competenze.
Violenza economica e stereotipi: una sfida culturale
Durante il suo intervento, la Presidente ha affrontato anche un’altra forma di vulnerabilità meno visibile ma diffusissima: la violenza economica nei confronti delle donne. Un fenomeno che, pur non lasciando segni immediati, crea dipendenze tali da impedire una reale autonomia e rende più difficile sottrarsi a situazioni domestiche rischiose.
Grippo ha ribadito come questa fragilità sia alimentata da stereotipi che sopravvivono dentro le famiglie e nei modelli culturali trasmessi socialmente, influenzando scelte e comportamenti. Da qui l’esigenza di lavorare non solo sugli strumenti di tutela, ma su una comunicazione capace di modificare mentalità consolidate.
«L’emancipazione – ha osservato – richiede un impegno quotidiano, lo stesso che realtà come Spi e Federconsumatori portano avanti con guide e percorsi di consapevolezza. È un’opera lenta ma necessaria per ridurre le distanze, proteggere chi è più fragile e costruire un contesto sociale più equo».
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