Edilizia sociale e sport: due strumenti per il benessere del Piemonte
di Redazione
11/11/2025
Il Consiglio delle Autonomie Locali, presieduto da Mauro Barisone, ha espresso parere favorevole – a maggioranza – sul disegno di legge regionale 107 relativo alle modifiche alla legge 3 del 2010 in materia di edilizia sociale, e all’unanimità sulla proposta di legge 97, dedicata all’orientamento sportivo per i giovani. Due provvedimenti diversi per ambito, ma uniti da una stessa visione: migliorare la qualità della vita dei cittadini piemontesi, favorendo inclusione, partecipazione e crescita personale.
Recuperare il patrimonio abitativo pubblico e contrastare il degrado
L’assessore alle Politiche della Casa, Maurizio Marrone, ha illustrato il cuore del disegno di legge 107, sottolineando come la misura intenda restituire funzionalità a una parte del patrimonio immobiliare pubblico rimasto inutilizzato. “La finalità principale – ha spiegato – è consentire il recupero fino al 20% degli alloggi di edilizia sociale oggi bloccati da lavori di manutenzione complessi. I Comuni e gli enti proprietari potranno intervenire con progetti provvisori per il recupero e la riassegnazione, migliorando la gestione del patrimonio e prevenendo situazioni di degrado o occupazioni abusive.”
Un intervento che, oltre a restituire valore agli immobili, punta a liberare risorse economiche da reinvestire nel miglioramento della qualità abitativa, con effetti positivi sulla sicurezza e sull’inclusione sociale.
Orientamento sportivo: investire sul talento e sul benessere dei ragazzi
La proposta di legge 97, presentata dal consigliere Davide Eugenio Zappalà, introduce un servizio di orientamento sportivo rivolto ai ragazzi tra gli 8 e i 14 anni. L’obiettivo è aiutarli a individuare, attraverso test psicoattitudinali, l’attività più adatta alle proprie capacità e inclinazioni.
“La finalità è molteplice – ha spiegato Zappalà – promuovere una scelta consapevole, sostenere le famiglie e valorizzare i giovani talenti sportivi.” La Regione cofinanzierà i test tramite voucher, con un fondo iniziale di 200.000 euro annui.
Entrambi i provvedimenti riflettono una politica attenta ai bisogni concreti delle persone, in cui la casa e lo sport tornano a essere spazi di crescita, coesione e opportunità per la comunità.
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