DEFR 2026-2028, lavoro e formazione al centro: la Commissione ascolta Chiorino
di Redazione
20/11/2025
La terza Commissione del Consiglio regionale, guidata da Claudio Sacchetto, ha dedicato una seduta densa all’esame del Documento di economia e finanza regionale 2026-2028 e del bilancio di previsione, soffermandosi sulle competenze della vicepresidente della Giunta, Elena Chiorino. L’illustrazione del provvedimento ha offerto uno sguardo preciso sulle scelte politiche che la Regione intende compiere nei prossimi anni, in un quadro in cui la stabilità occupazionale, la qualificazione delle competenze e la tutela delle fasce fragili rappresentano i tre cardini su cui costruire un sistema più solido.
Chiorino ha evidenziato come il bilancio non sia una mera elencazione di capitoli, ma la conferma di una linea politica che decide di investire sulle persone e sulle opportunità che possono generare. Un passaggio significativo riguarda la copertura dei cantieri di lavoro 2025-2026 rivolti agli over 45 e ai detenuti, strumenti considerati fondamentali per ricostruire percorsi di autonomia in contesti spesso compromessi. Per gli over 58, invece, la vicepresidente ha ricordato l’impiego mirato delle risorse del POC, così da garantire un equilibrio tra esigenze sociali e compatibilità finanziarie.
Formazione professionale come leva di crescita
La parte più ampia della relazione è stata dedicata alla formazione professionale, settore per il quale la Regione conferma un piano da oltre 126 milioni di euro finanziato attraverso fondi statali e FSE+. Pur rilevando una riduzione del 10% sul capitolo regionale, Chiorino ha spiegato come il taglio sia compensato interamente da risorse europee, in modo da evitare ripercussioni sui percorsi già attivi e garantire continuità alle attività formative.
La vicepresidente ha insistito sulla centralità della formazione come motore della crescita economica, ricordando quanto il tessuto produttivo piemontese richieda competenze aggiornate, professioni qualificate e servizi formativi capaci di rispondere alla domanda delle imprese.
Centri per l’Impiego e inclusione: le altre linee di intervento
Un altro pilastro del bilancio riguarda il potenziamento dei Centri per l’Impiego, cui vengono destinati oltre 20 milioni di euro statali e più di 3,3 milioni regionali. La somma garantisce stabilità al personale, continuità ai servizi e una rete più capillare, supportata dal piano straordinario di rafforzamento in corso su tutto il territorio.
Prosegue inoltre il sostegno all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità attraverso le risorse provenienti dagli esoneri della legge 68/99. Interventi che puntano a rafforzare la capacità dei servizi di mediare tra esigenze delle imprese e diritti delle persone, in un contesto sociale che richiede risposte più flessibili e strumenti più solidi.
Al termine dell’esposizione, le consigliere Monica Canalis e Gianna Pentenero (Pd) hanno chiesto chiarimenti su specifici passaggi del documento, aprendo un breve confronto tecnico sugli impegni previsti per il triennio.
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