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Crisi Italdesign e cessione Iveco: il question time accende il dibattito su lavoro e industria in Piemonte

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di Redazione

20/11/2025

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Le preoccupazioni sul futuro di Italdesign e gli interventi attivati dalla Regione

Nel question time dedicato alle principali crisi industriali in corso, il caso Italdesign è emerso come uno dei dossier più delicati per il Piemonte. L’interrogazione della consigliera del Partito Democratico, Laura Pompeo, ha riportato al centro dell’aula la situazione dell’azienda torinese, ricordando come “la fase di stallo abbia già spinto circa quaranta ingegneri a lasciare la società, con un evidente impoverimento delle competenze interne”.

L’assessore Gianluca Vignale, dando lettura di una nota dell’assessora al Lavoro Elena Chiorino, ha garantito che “la Regione sta seguendo la vicenda con la massima attenzione” e ha annunciato un pacchetto di misure di politica attiva per accompagnare i lavoratori e salvaguardare l’intero patrimonio professionale. Le azioni – ha spiegato – mirano a sostenere l’occupazione, ma anche a prevenire ulteriori fughe verso altri poli industriali, in un settore, quello dell’automotive, che continua a rappresentare una componente essenziale dell’economia regionale.

Il caso Iveco-Tata Motors e la richiesta di attivare il golden power

Molto teso anche il confronto sulla vendita del ramo veicoli commerciali di Iveco a Tata Motors. La consigliera di Alleanza Verdi e Sinistra, Alice Ravinale, ha chiesto alla Giunta se al tavolo ministeriale previsto per dicembre la Regione intenda sostenere l’attivazione del golden power, così da consentire allo Stato di entrare nella compagine societaria e impedire un ulteriore indebolimento della manifattura italiana.

La risposta di Vignale, basata sulla relazione di Chiorino, ha evidenziato l’avvio di un tavolo regionale permanente, già riunitosi il 28 ottobre con sindacati e rappresentanze aziendali. “Parliamo di un presidio strategico per il Piemonte – ha dichiarato – che impiega migliaia di lavoratori qualificati e che svolge un ruolo cruciale nella ricerca e sviluppo di motori e propulsioni avanzate”. L’assessore ha accolto positivamente le dichiarazioni del ministro Urso, secondo cui le attività Tata e Iveco sarebbero complementari e gli stabilimenti italiani resterebbero pienamente operativi con sede principale a Torino, ma ha ribadito l’intenzione di vigilare affinché l’operazione avvenga nel rispetto dell’interesse nazionale.

Il question time ha toccato anche altri temi sensibili: dalla riapertura della RSA di Gavi alla riclassificazione dei comuni montani, passando per le preoccupazioni occupazionali legate alla cessione di Telecontact Center e alle difficoltà della Italiana Costruzioni Infrastrutture nel prolungamento Ovest della metro torinese. Questioni che fotografano un Piemonte attraversato da transizioni complesse e che richiede politiche industriali capaci di tenere insieme sviluppo, tutela dei lavoratori e salvaguardia delle competenze.

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