Campidoglio, un dialogo vivo tra arte e architettura
di Redazione
29/09/2025
Borgo Campidoglio ha ribadito, nel fine settimana appena trascorso, la sua natura di laboratorio urbano in cui linguaggi diversi si intrecciano. La mostra diffusa IN_DIA_LOGO, curata da Alessandro Abrate, ha trasformato i cortili delle vie Corio, Fiano, Rivara, Rocciamelone e San Rocchetto in spazi espositivi a cielo aperto, dove la creatività contemporanea ha incontrato le radici storiche del quartiere.
Gli artisti coinvolti – da Enzo Bersezio a Luciano Cappellari, da Matilde Domestico a Grazia Gallo, fino a Titti Garelli, Delia Gianti, Francesco Preverino, Marina Sasso, Lino Strangis e Luisa Valentini – hanno offerto una pluralità di sguardi, tra pittura, installazioni, scultura e nuove tecnologie.
Un borgo che custodisce e rinnova la memoria urbana
L’iniziativa ha dialogato con il Museo di Arte Urbana (MAU), che da anni arricchisce i muri del quartiere con opere permanenti, creando una continuità tra passato e presente. Non si è trattato solo di un allestimento temporaneo, ma di un vero tentativo di ricucire i legami tra arte, artigianato e architettura, temi che hanno plasmato l’identità del Campidoglio fin dalle sue origini operaie.
ZipArt Atelier Artistico, in collaborazione con Ecoborgo Campidoglio e Ponte per l’Arte, ha costruito un percorso che ha trovato naturale collocazione all’interno della Settimana della Cultura coordinata dall’associazione Uni.Vo.ca.
Il riconoscimento delle istituzioni
La presenza di rappresentanti istituzionali, tra cui la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, ha conferito un valore aggiunto all’iniziativa, sottolineando come la cultura diffusa sia parte integrante delle politiche urbane torinesi. Il suo saluto al pubblico e agli artisti ha ribadito il ruolo centrale del Campidoglio come crocevia di innovazione sociale e culturale.
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