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Cal, via libera unanime ai fondi per la Polizia locale

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di Redazione

07/10/2025

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Il Consiglio delle Autonomie locali, presieduto da Mauro Barisone, ha espresso parere favorevole all’unanimità sul Disegno di legge 103, che innesta nella normativa regionale un tassello operativo atteso dai Comuni: la possibilità per la Regione di finanziare in modo strutturale dotazioni, progetti e organizzazione della funzione di Polizia locale. Il provvedimento, illustrato dall’assessore con delega alla Polizia locale Enrico Bussalino, mette a disposizione 890mila euro nel 2025, 1 milione nel 2026 e 1 milione nel 2027, con un impianto che premia l’aggregazione e spinge verso standard più omogenei su tutto il territorio.

Il meccanismo: contributi, premialità e progetti mirati

Il Ddl introduce una norma di principio semplice e vincolante: la Regione può erogare contributi a sostegno della funzione di Polizia locale, sia per attrezzature, vestiario e mezzi – tramite bandi – sia per progetti specifici di miglioramento del servizio, dalla sicurezza stradale al presidio dei quartieri, fino alla prevenzione del degrado urbano e al contrasto dell’illegalità commerciale. La logica delle premialità favorisce l’esercizio associato della funzione, in coerenza con la Carta delle forme associative del Piemonte; i criteri di riparto sono demandati a un atto di Giunta, così da calibrare nel tempo la spesa su priorità e risultati misurabili.

Nelle parole di Bussalino, la riforma punta a mettere i Comuni nelle condizioni di “programmare acquisti e attività con continuità”, superando l’improvvisazione legata a finanziamenti episodici. Un’impostazione che valorizza l’integrazione operativa tra corpi, la formazione congiunta e il ricorso a strumenti tecnologici condivisi – dalla radiofonia digitale alle body-cam, dai droni all’analisi dei flussi di traffico – con effetti immediati su efficienza e sicurezza degli operatori.

Le osservazioni del Cal e la disponibilità della Regione

Dal confronto è emersa una richiesta precisa: estendere le premialità a tutte le forme associative, non solo alle Unioni di Comuni, per non penalizzare consorzi, convenzioni e altre architetture intercomunali già operative in ambito di Polizia locale. L’assessore ha raccolto l’indicazione, dichiarandosi disponibile a recepirla in sede di stesura dei criteri, nella consapevolezza che l’obiettivo è allargare la base di partecipazione e non irrigidire il sistema.

Il parere unanime del Cal consegna al Consiglio regionale un testo che ha già registrato un equilibrio tra sostenibilità finanziaria e bisogno di presidio territoriale, con uno stanziamento pluriennale che consente programmazione e manutenzione delle dotazioni, e con la leva progettuale per spingere su prevenzione, prossimità e innovazione organizzativa. Ora la palla passa alla Giunta per i criteri attuativi e al Consiglio per l’approvazione finale: tempi rapidi significherebbero cantieri amministrativi pronti già per il 2025, con una prima ricaduta sulle pattuglie, sulle centrali operative e sui servizi ai cittadini.

Redazione

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