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Amiat, 2025 all’insegna dell’efficienza: più raccolta differenziata e nuove ecoisole a Torino

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di Redazione

21/10/2025

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La gestione dei rifiuti urbani a Torino si prepara a un anno di consolidamento e trasformazione. Durante la seduta della Commissione Servizi pubblici locali, presieduta da Emanuele Busconi, la presidente di Amiat, Paola Bragantini, insieme ai tecnici dell’azienda, ha illustrato il piano di lavoro 2025, tracciando un quadro dettagliato delle attività e degli obiettivi che guideranno la società nei prossimi mesi.

La fotografia di un sistema complesso e in evoluzione

Amiat, oggi una realtà con 1.718 dipendenti, 1.289 automezzi, 9 sedi operative e 7 ecocentri (con un ottavo in costruzione), rappresenta uno dei pilastri dei servizi ambientali della città. Il sistema si completa con 10 impianti operativi, tra cui 5 di stoccaggio, 3 dedicati al recupero della materia (Borgaro, Collegno e Volpiano) e 2 per il trattamento dei rifiuti liquidi.
Bragantini ha confermato che nel 2025 l’obiettivo principale è mantenere stabile e consolidare la raccolta differenziata, che nei primi otto mesi dell’anno ha raggiunto il 58% del totale, in lieve crescita rispetto al 57,37% del 2024. In termini assoluti, si parla di 243.000 tonnellate di rifiuti differenziati su un totale di 413.000 tonnellate di rifiuti urbani, a cui si aggiungono 37.000 tonnellate gestite da utenze non servite dal pubblico.

Dalle ecoisole al porta a porta: un cambio logistico strategico

Sul piano organizzativo, Amiat porterà a termine il piano di estensione del servizio porta a porta nel centro cittadino, un intervento atteso che promette di semplificare la gestione domestica dei rifiuti e migliorare la qualità del recupero dei materiali. Parallelamente, in Circoscrizione 6 (Regio Parco, Rebaudengo e parte di Falchera), l’azienda avvierà la sostituzione del porta a porta con il sistema delle Ecoisole, una sperimentazione che punta a razionalizzare i flussi e ridurre la presenza dei cassonetti su strada.

La presidente Bragantini ha annunciato anche l’eliminazione definitiva dei cassonetti grigi per l’indifferenziato, passo simbolico e operativo verso un modello urbano più pulito e più coerente con la strategia ambientale europea. L’obiettivo è duplice: aumentare la qualità della raccolta differenziata e ridurre i conferimenti impropri, un traguardo possibile solo con il coinvolgimento attivo dei cittadini e la costanza dell’azione pubblica.

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