A Carmagnola lo sport si unisce contro la violenza: il torneo di calcio a 7 che parla alle comunità
di Redazione
24/11/2025
Sul campo di Carmagnola lo sport ha assunto, per una giornata intera, la forma di un gesto collettivo di consapevolezza. Il torneo benefico di calcio a 7 “In campo contro la violenza”, organizzato in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha trasformato una competizione sportiva in un luogo di incontro fra istituzioni, associazioni e realtà del territorio. Non un semplice evento, ma una manifestazione in cui la partecipazione ha assunto il valore di una presa di posizione pubblica.
Squadre miste, impegno istituzionale e il contributo delle realtà sportive femminili
L’iniziativa, sostenuta dal Consiglio regionale e promossa dall’ASD Salsasio insieme al Comune di Villastellone, si è svolta in sinergia con il Comune di Carmagnola, l’Associazione italiana arbitri e la Lega nazionale dilettanti, con il patrocinio di Coni Piemonte e Comitato Paralimpico. Sei le squadre partecipanti: una composta da consiglieri e consigliere regionali, una formata da amministratori locali e quattro squadre femminili che rappresentano altrettante realtà del calcio piemontese.
A scendere in campo per il Consiglio regionale c’erano il presidente Davide Nicco, le consigliere Valentina Cera, Annalisa Beccaria, Vittoria Nallo, Sarah Disabato e Giulia Marro, insieme al consigliere Domenico Rossi. Di fronte a loro, le formazioni femminili di ASD Salsasio/Elledì FC, ASD Villastellone, ASD Moncalieri e Homa 2013, quest’ultima composta da donne iraniane che hanno portato sul terreno di gioco una storia fatta anche di libertà rivendicate attraverso lo sport.
Il clima che ha attraversato il torneo è stato quello di un confronto sportivo autentico, in cui l’agonismo si è intrecciato a un messaggio più ampio: la possibilità, per comunità diverse, di convergere attorno a un valore condiviso, la lotta alla violenza di genere.
Solidarietà concreta e informazione: un evento che va oltre il campo
Accanto al torneo si è svolta una raccolta fondi destinata al progetto S.O.S. – Sostegno orfani speciali, coordinato dai Centri antiviolenza E.M.M.A. Onlus, che supporta i figli e le figlie delle vittime di femminicidio. Presente anche un punto informativo della Questura di Torino, a testimonianza del ruolo che la prevenzione e la conoscenza possono avere nel contrasto alla violenza.
Il torneo “In campo contro la violenza” ha dimostrato come lo sport, se sostenuto da istituzioni e associazioni, non si limiti a unire atleti e tifosi, ma possa diventare uno spazio pubblico dove riaffermare diritti, ascoltare storie e coinvolgere comunità intere in un impegno che non può essere vissuto in solitudine.
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